DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Diana Cavalcoli per www.corriere.it
Dopo Gucci, il Milan. È Investcorp, uno dei più importanti operatori di private equity del Medio Oriente, la realtà interessata, secondo fonti di stampa, all’acquisto del club rossonero dal fondo Elliott. Ma chi c’è dietro la società? Fondato nel 1982, il gruppo — famoso in Italia per aver investito nella maison di moda Gucci — lavora in diverse città e in più Paesi. Tra cui New York, Londra, il Bahrain, Abu Dhabi, Riad, Doha, Mumbai e Singapore. Le attività principali riguardano il private equity, l’immobiliare, le infrastrutture, la gestione del credito e il capitale strategico. Sul sito la società si definisce «un ponte tra il Golfo e il resto del mondo». Attualmente ha sede nel Regno del Bahrain come Bahrain Shareholding Company ed è stata delistata dalla Borsa del Paese l’anno scorso.
Al 30 giugno 2021 il gruppo contava 37,6 miliardi di dollari di asset gestiti (+17% sul 2020) e dava lavoro a 430 persone. L’attuale presidente operativo è Mohammed Mahfoodh Al Ardhi, imprenditore dell’Oman ed ex militare. Ex pilota di caccia, faceva parte della Royal Air Force dell’Oman dal 1978 e ha conseguito una laurea in scienze militari presso il Royal Air Force Uk Staff College di Bracknell, in Regno Unito, oltre ad avere un master in amministrazione pubblica presso la John F. Kennedy School of Government, all’università di Harvard. Sabato mattina si è presentato ai milanisti con un Tweet di congratulazioni per il primo posto.
Ai vertici della società anche Rishi Kapoor, co-ceo che supervisiona le attività di private equity in Nord America e in India, e Hazem Ben-Gacem, anche lui co-ceo, che da 30 anni gestisce il private equity in Nord America, Europa, Medio Oriente e Asia.
La società è nota anche per i suoi investimenti immobiliari in Italia. A fine marzo nella Capitale ha acquisito per 128 milioni il palazzo che ospita il Fondo internazionale per lo sviluppo dell’Agricoltura (Ifad), l’agenzia dell’Onu per la lotta contro la fame e la povertà nei Paesi in via di sviluppo. Ad ottobre 2021 invece aveva acquisito a Milano per 74 milioni la sede del gruppo del lusso Kering.
L’ingresso di una proprietà straniera non sarebbe certo una novità per il calcio italiano. Si pensi solo all’Inter di proprietà della società cinese Suning Holdings Group e alla società americana The Friedkin Group che possiede la Roma, mentre Fiorentina, Atalanta, Genoa, Venezia e Spezia sono a loro volta di proprietà americana.
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