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    CORBELLO ART PRIZE! – BONAMI SCODELLA IL PEGGIO DELL’ARTE DEL 2015 – PRIMO PREMIO VINTO DA ANISH KAPOOR, A RUOTA AI WEIWEI E L’INGENUA BJORK – DA DIMENTICARE ‘ART AND FOOD’ ALLA TRIENNALE E LO SCOPIAZZATO ALBERELLO EXPO DI MARCO BALICH, IL MAUSOLEO TRIONE A VENEZIA E LA BIENNALE DI ISTANBUL CURATA DA CAROLYN "POL POT" CHRISTOV BARGAJEV


     
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    Francesco Bonami per Dagospia

     

    Il Corbello Art Prize del 2015 e' stato vinto sicuramente da Anish Kapoor che con una serie di piazzate ha confermato di coincidere con il vuoto delle sue sculture. A ruota Ai Weiwei dissidente insipiente Assange dell'arte contemporanea al cui amo il mondo ed il mercato dell'arte occidentale hanno abboccato come allocchi.

     

    Mondo e mercato che poco dissentono quando qualche collezionista cinese cala sul piatto qualche decina magari centinaia di milioni per comprare qualche opera d'arte ad un asta a New York o Londra.

     

    VIDEO DI ANISH KAPOOR E WEI WEI VIDEO DI ANISH KAPOOR E WEI WEI

    Dietro di loro terzo Klaus Biesenbach curatore del Moma PS1 di New York che, obnubilato dal successo automatico della sua Marina "Ripa" di Abramovich, qualche anno fa con la performance deformance "The artist is present", ha mandato al macello la povera ed ingenua Bjork convincendola a fare una mostra, illudendola che la sua voce era un pennello. Il disastro che ne e' uscito ha portato i piu' talebani a chiedere la testa di Biesenbach che invece e' rimasto al suo posto.

     

    MARCO BALICH MARCO BALICH EXPO ALBERO DELLA VITA EXPO ALBERO DELLA VITA

    Fuori podio una serie di imprese da dimenticare. Art and Food mostra punta di diamante del palinsesto artistico di Expo alla Triennale. La bravata e' costata si dice 5 o 6 milioni di euro. Pubblico durante sei mesi di apertura irrisorio  checché ne dica il politburo di Expo. Fonti ufficiose interne alla triennale affermano che le persone accalappiate siano state meno di 200,000 mila. L'1% dei visitatori di Expo che con lo stesso biglietto avrebbero potuto visitarla.

    bjork al moma bjork al moma

     

    Ma il brutto non ha budget che regga. Il passa parola funziona anche in negativo. Non parliamo poi dell'altra mostra nel padiglione di Eataly sui tesori d'Italia. Oscar Sfarinato per la peggior cialtronata expo derivata. Ma non dimentichiamo nemmeno di assegnare un Corbello di malevolenza allo scopiazzato alberello della vitaccia amara simbolo dell'Expo creativo di Marco Balich.

     

    18 tom sachs 18 tom sachs

    Il padiglione del Kazakistan, il piu' bello di tutti , dimostra che le idee stanno altrove. L'Italia dell'arte e della cultura ha bisogno di ritrovare la sua "ingenuity", come dicono gli ingles , quel misto di ingenuita' e genialita' assolutamente necessario per creare cose artisticamente nuove e interessanti. Il semplice ‘Saper far Fessi’ non funziona piu'.

     

    donna carota di luigi serafini expo donna carota di luigi serafini expo carolyn christov bakargiev biennale istanbul carolyn christov bakargiev biennale istanbul

    Abbiamo dimenticato di celebrare il trigesimo del mausoleo Trione alla Biennale di Venezia, lo facciamo adesso sperando che nel 2017 il Padiglione Italia risorga a nuova vita. I giovani curatori nostrali per farlo ci sono. Per la serie "per fortuna non c'ero" la Biennale di Istanbul curata da Carolyn "Pol Pot" Christov Bargajev. Chi l'ha vista ed e' sopravvissuto racconta di vessazioni curatoriali estreme. In chiusura un appello accorato a Maurizio Cattelan. Torna presto a fare l'artista! Non ne possiamo piu' di ‘’Toilet Paper’’!

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