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Dagonews
Sorpresa a Palazzo Chigi questa mattina quando hanno visto arrivare, insieme ai vertici dei servizi segreti, della Polizia e dei Carabinieri, anche il capo della Penitenziaria. Renzi li aveva tutti convocati di buon’ora per avere lumi sui fatti di Nizza.
La Francia – avrebbero detto i numeri uno dell’Intelligence – non si aspettava un atto del genere; era preparata (e, forse, pronta) a subire un attentato in un centro commerciale; identica situazione in Belgio.
I nostri 007, pronti a scattare alla minima avvisaglia, ora hanno lanciato un allarme. Da qui, la presenza della Penitenziaria al vertice con Renzi.
Secondo le indiscrezione raccolte (in vario modo), hanno segnalato che l’alto numero di presenze di arabi nella popolazione carceraria potrebbe favorire fenomeni di rivolte nei penitenziari.
Rivolte che nascerebbero dalle condizioni di vita (il sovraffollamento è endemico) peggiorate con la stagione calda, e che potrebbero però nascondere una matrice politicizzata o terroristica.
Mentre non ci sarebbe nessuna relazione con la circostanza di ospirtare nelle galere della Repubblica uno trasferito da Guantanamo.
Visto che non è possibile applicare il regime del 41 bis a tutti i carcerati di fede islamica, non resta che verificare se l’indicazione degli 007 sia fondata o se – speriamo – si dimostrerà un falso allarme. Un fatto è certo. Da domani verranno rafforzati i controlli nei penitenziari.
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