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ulivi in puglia la protesta dei no tap
Oltre 200 manifestanti, tra i quali anche donne e bambini, hanno bloccato sabato mattina la strada provinciale Melendugno-Calimera che conduce alla Masseria del Capitano, il sito dove vengono stoccati gli ulivi espiantati dalla zona di San Basilio per il lavori del gasdotto Tap, impedendo ai camion che trasportavano gli alberi di portarli al sito di momentaneo stoccaggio.
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All’alba dopo due giorni di stop erano infatti ripresi a sorpresa i lavori di eradicazione degli ulivi. Ma con messaggi sui social in poche ore sono stati richiamati i manifestanti dalla zona di San Basilio verso il sito di stoccaggio degli alberi. Alcune strade sono state bloccate ma ci sono molte vie interpoderali che consentono l’arrivo dei manifestanti.
IL SINDACO: «UN BLITZ»
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Sul posto è presente anche il sindaco di Melendugno, Marco Potì, che sta invitando i manifestanti alla calma. «Si è trattato di un vero blitz. Nessuno ci aveva avvertito che sabato mattina sarebbero ripresi i lavori. La polizia è arrivata ancora una volta in un numero spropositato ancor prima dell’alba, scortando gli operai e attuando blocchi al transito su tutta l’area. È l’ennesimo vuoto di democrazia in questa storia».
RIPRESA ESPIANTI
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La ripresa degli espianti, dopo la sospensione decisa in seguito agli scontri dei giorni scorsi, era stata annunciata per lunedì ma il nuovo via libera è stato comunicato nella tarda serata di venerdì dalla questura di Lecce. Nei giorni scorsi, dopo il via libera definitivo del Consiglio di Stato, sono partiti tra le proteste gli espianti sul tracciato degli otto chilometri del gasdotto che trasporta il gas dall’Azerbaigian. Sul totale complessivo di 211 ulivi da espiantare, ne restano 35 ancora piantati nel lotto 1A.
BOMBE CARTA NELLA NOTTE
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Venerdì sera due bombe carta sono state fatte esplodere davanti all’uscita secondaria dell’hotel Tiziano di Lecce, dove alloggiano anche i poliziotti impegnati nei servizi di vigilanza il cantiere Tap di Melendugno. Le esplosioni non hanno provocato danni. Secondo gli investigatori potrebbe essere un avvertimento alle forze dell’ordine impegnate nei servizi di sicurezza ai cantieri Tap di Melendugno. Ma, dato che nello stesso hotel alloggiavano anche i giocatori del Lecce, non si esclude che possa trattarsi di un segnale delle frange estreme della tifoseria alla squadra giallorossa.
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