RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Andrea Ossino per “la Repubblica – ed. Roma”
Gli indagati hanno descritto Salvatore Nicitra come il " Re di Roma Nord". E la confisca di ieri dimostra che quello che un tempo era considerato " l' uomo di fiducia di Enrico De Pedis" si è immedesimato bene in quel ruolo. I carabinieri che ieri hanno messo le mani sul tesoro da circa 13 milioni di euro del boss di Montespaccato, hanno infatti bussato alla porta della villa da oltre 500 metri quadrati riconducibile all' indagato.
E' in via della Giustiniana e vale un milione e settecento mila euro. Le statue in marmo adornano il salotto o costeggiano la piscina a cui si accede superando il lungo colonnato che delimita il viale d' ingresso. La rubinetteria d' oro è posta sopra un lavello d' argento che richiama la forma di una conchiglia. E i quadri dalle imponenti cornici placcate in oro nascondono casseforti incastonate al muro. Lo stile dell' arredamento dipinge i gusti di quello che nelle intercettazioni viene definito come " il controllore di tutta la criminalità di Roma-Nord".
Salvatore Nicitra è stato arrestato nel 2018. I carabinieri hanno poi ricostruito quella che secondo gli inquirenti è un' associazione che con modalità mafiose ha preso il controllo del settore della distribuzione e gestione delle apparecchiature per il gioco d' azzardo.
i carabinieri alla villa di salvatore nicitra
In carcere erano finite 38 persone che, secondo l' accusa, avevano messo le mani sulle zone di Controllavano Montespaccato, Aurelio, Primavalle, Cassia e Monte Mario.
Quella di Nicitra è una storia che parte dalle bische controllate per la Banda della Magliana e arriva alle macchinette mangiasoldi imposte ai commercianti e all' impero creato grazie a milioni riciclati in ristoranti o ripuliti in Asia, Spagna, Austria, Francia.
I pentiti come Maurizio Abbatino e Antonino Mancini dicono che negli anni ' 90 era " l' uomo di fiducia di Enrico De Pedis".
E le inchieste lo collegano a diversi omicidi. Il suo nome compare nell' indagine sul crollo della cella che il 10 agosto del 1983 uccise Giampiero Caddeo, in un attentato scampato dall' acerrimo nemico Roberto Belardinelli, nella sparatoria di Primavalle ( 1988) in cui vennero uccisi Franco Martinelli e Valerio Belardinelli, fratello di Roberto, mentre Franco Martinelli rimase ferito.
i carabinieri alla villa di salvatore nicitra
E nel 1992 il figlio e il fratello di Nicitra sono scomparsi nel nulla. Per gli inquirenti è il primo caso di lupara bianca a Roma. La caratura criminale ha permesso all' indagato di poter rinunciare alla violenza, di occuparsi solo degli affari. E andavano bene, fino all' arrivo dei carabinieri. Lo dimostrano 10 società, 1 quota societaria, 11 rapporti finanziari, 11 autoveicoli, 2 nude proprietà e 33 immobili. Un tesoro adesso nelle mani dello Stato
la villa di salvatore nicitra dall alto salvatore nicitrai carabinieri alla villa di salvatore nicitrala villa di salvatore nicitra
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