NORVEGIA CRIMINALE - ARRESTATO IN FRANCIA UN AMICO DI BREIVIK: PROGETTAVA UN ATTENTATO NELL’ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI UTOYA

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Stefano Montefiori per "Il Corriere della Sera"

Gli uomini dei servizi segreti francesi lo hanno arrestato all'alba, nella sua fattoria in Corrèze, perché «avrebbe potuto preparare un atto terroristico di grande portata», dirà poi il ministro dell'Interno, Manuel Valls. Varg Vikernes, 40 anni, norvegese, sedicente «conte Grishnackh», è finito in carcere con la moglie francese, la 25enne Marie Cachet, che nei giorni scorsi aveva acquistato legalmente quattro carabine 22 a canna lunga, mettendo in allarme gli agenti.

Il cantante di «black metal» Vikernes all'anagrafe è Kristian, ma si fa chiamare Varg (lupo in norvegese) in omaggio all'«odalismo», la sua ideologia tra razzismo, supremazia scandinava e rifiuto delle mollezze giudaico-cristiane. I suoi seguaci sono neonazisti ma lui preferisce andare per il sottile e richiamarsi a una variante nordica, epica, occultista e pagana. In sostanza, il più grande squinternato che abbia mai calcato le pacifiche terre di Corrèze, luogo di mucche, fisarmoniche e presidenti (Chirac e Hollande).

Il ministro Valls ha chiarito che l'arresto è stato deciso anche se non si conoscono «la modalità e l'obiettivo» dell'attentato, ma da tempo le autorità tenevano sotto controllo la famiglia Vikernes e hanno ritenuto che fosse venuto il momento di intervenire. «Di fronte a questo genere di individui, con le informazioni di cui siamo in possesso e quello che è successo in Norvegia, è fondamentale condurre operazioni di prevenzione e repressione», ha spiegato Valls.

I precedenti di Vikernes non hanno giocato a sua favore. Negli anni Novanta uccise con 23 coltellate Oeystein Aarseth, ex chitarrista della sua band, amico fraterno poi percepito come rivale. I giudici norvegesi lo condannarono a 21 anni di carcere, lui sorrise al momento della sentenza. Dopo 16 anni di detenzione Varg Vikernes è stato rilasciato in libertà vigilata, e nel 2010 si è stabilito in Francia, sposandosi con una donna che gli ha dato tre figli (un quarto è in arrivo, Maria Cachet è stata arrestata incinta).

A preoccupare le autorità francesi è la vecchia amicizia di Vikernes con Anders Breivik, l'autore del massacro di Oslo e Utoya il 22 luglio 2011: il «conte Grishnackh» forse progettava di colpire tra pochi giorni, nell'avversario di quell'orrore (77 morti). Prima di compiere la strage, Breivik inviò il suo delirante manifesto «per l'indipendenza dell'Europa» a 500 persone, tra le quali Vikernes.

Nelle 1.518 pagine di quel testamento la Francia ricopre un ruolo fondamentale, perché è vista come la nazione che più avrebbe abdicato alla propria «purezza europea» permettendo la nascita di «centinaia di ghetti dove si segue la sharia e non la legge francese».

Nel documento di Breivik la Francia o i francesi sono citati 548 volte, più della Germania (457 citazioni), della Norvegia (422) o di qualsiasi altro Paese. Il sospetto è che Vikernes si sia stabilito in Francia con l'idea di colpire la nazione ai suoi occhi più colpevole, anche se sul suo sito e nelle interviste radiofoniche Vikernes si è talvolta abbandonato a distinzioni dottrinarie rispetto all'amico Breivik: per lui i veri nemici, più che i musulmani, sono ebrei e cristiani.

 

 

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