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“PUÒ ESISTERE L’ATTRAZIONE DI UNA DONNA, PER UNA DONNA, MA A CONDIZIONE CHE ABBIA UN PENE?” – BARBARA COSTA HA SCOVATO LA STORIA DI MARTINA, 28 ANNI, UNA DONNA CHE VA A LETTO CON UNA TRANS: “FACCIAMO SESSO PENETRATIVO MA POCHISSIMO, LO FACCIAMO COME FOSSIMO DUE RAGAZZE. E QUESTO PER SCELTA SUA. PRIMA DI ME HA FATTO SESSO CON GLI UOMINI, E NON CI SI È TROVATA. E PURE CON ALTRE DONNE, CHE LA TRATTAVANO DA ‘MASCHIO’. LEI NON VUOLE ESSERE IL MASCHIO, CON LA DONNA, MA LA DONNA, CON LA DONNA. LEI SI ‘SENTE’ DONNA, ANCHE SE HA IL PENE” – “CHI SEI E CHI TI PIACE SONO ENTITÀ TOTALMENTE DISTINTE. SI PUÒ ESSERE DI QUALSIASI GENERE ED ESSERE ATTRATTI DA QUALSIASI GENERE E IN QUALSIASI MODO. SOLO TALVOLTA È UNO ‘SCUDO’ PER LIBERARE UN TABÙ...”

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Barbara Costa per Dagospia

 

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Martina, 28 anni, è una donna che va a letto con un uomo, che si veste… da donna. Specifichiamo: una persona, suo coetaneo, nata uomo, e che è al principio di un percorso trans.

 

E cosa porta una donna a eccitarsi e a voler far sesso con una trans?

“Innanzitutto la mia ragazza non vuole essere trattata da uomo”, dice Martina.

 

E tu, Martina, com’è la tua sessualità? Tu hai avuto storie sia con uomini che con donne…

“Sì, ma io non mi sento né voglio essere classificata in nessun genere: noi ci sentiamo a nostro agio così”.

 

Così come?

“Come una ragazza e una ragazza trans agli inizi, cioè all’inizio della sua transizione”.

 

Sfatiamo qualche mito: una donna può essere attratta da un uomo che si veste da donna come schermo, come una contrapposizione di immagini, maschio-femmina, appropriata a perdere i propri freni inibitori?

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“Può esser così, non credo sia il nostro caso”.

 

Come fa sesso, e nel concreto, una donna che va a letto con una ragazza trans?

“Facciamo sesso penetrativo ma pochissimo, noi a letto lo facciamo come fossimo due ragazze. E questo per scelta della mia ragazza trans, che prima di me ha fatto sesso con gli uomini, e non ci si è trovata affatto. E pure con altre donne, che la trattavano, a letto, da "maschio".

 

Lei non vuole essere il maschio, con la donna, ma la donna, con la donna. Lei si "sente" donna, anche se ha il pene”.

 

Martina, quando tu dici che a letto fate sesso come due donne…

“noi facciamo quel che ci va, sesso orale, sesso lesbico, giochi tra ragazze. In molteplici possibilità di gioco”.

 

In campo trans, e anche se non tutti/e nell’universo trans sono concordi nel sostenerlo, quello della ragazza trans di Martina può essere (e se proprio vogliamo definirla) “una sessualità trans – lesbica”, di trans che hanno attrazione “verso altre donne e non verso gli uomini come è la narrazione corrente e più accreditata”.

 

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E Martina mica è sola. In una realtà naturalmente onnisessuale la coppia donna + trans è comune e possibile e sfaccettata: “Ci sono donne che sono attratte dalle trans ma solo se androgine. Donne a cui piacciono le trans ma solo se femminilmente marcate. Altre ancora a cui interessano le trans ma non gliene frega niente di un determinato aspetto, fisico, e seguono soltanto la freccia del loro clitoride.

 

E donne che cercano le trans desiderose di stare con loro e di fare con loro cose lesbiche con un corpo di donna che però, da donne, non hanno”. E pure persone “attratte solo da ciò che c’è di mezzo”. Tra una donna. E un uomo. Attrazione per chi “ha forti caratteristiche di entrambi i sessi”.

 

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Può esistere l’attrazione di una donna, per una donna, ma a condizione che abbia un pene? E se sì, una donna, con una trans, può esser portata a fare cose, nel sesso, che con un uomo non farebbe?

“La realtà è che l’attrazione di una donna verso una trans non è abbastanza sdoganata”, anzi, “è sdoganata zero”. L’attrazione donna – trans “è un orientamento sessuale che c’è, che esiste, ma quasi per nulla esaminato nella sua naturalità”. Perché “è nella natura delle cose che, una donna e una trans, se si piacciono, e si desiderano, facciano sesso, si mettano insieme, si vivano per quel che sono”.

 

Non c’è nulla di male, di sbagliato e di sicuro “è sempre stato, così, soltanto non alla luce del sole”. È tuttavia innegabile – o forse no? – che tra una donna e una trans ci possa essere più facilità, e propensione, di… “connessione, di intesa”, o sono i corpi che “si allacciano”, dacché stai con una donna che può “allacciarsi” anche da uomo, e la tua eroticità “trova il suo fascino e la sua completezza così”.

 

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Parlare di omosessualità latente, nel rapporto donna – trans “è ciò che di più errato si possa fare”. Identità e orientamento sono e possono seguire “strade separate”. Una trans può piacere a chi è trans, a chi non è trans, e “a donne, o uomini. Chi sei e chi ti piace sono entità totalmente distinte. Si può essere di qualsiasi genere ed essere attratti da qualsiasi genere e in qualsiasi modo”.

 

 Non è, o lo è ma solo talvolta, come si crede nell’ambito uomo + trans, uno “scudo” per liberare un tabù che lo vorrebbe, in realtà, "gradire" gli uomini, e fare sesso trans una fase intermedia, un compromesso, e talvolta fatto male, col suo vero sé? In attesa della sua scelta, definitiva, tra uomini e donne? No. Non più. Oppure sì. Ma per alcuni. E comunque prima. Nella preistoria delle sessualità? “Inibizioni di retaggi culturali”.

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