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POVERO ZELENSKY, SCARICATO ANCHE DA BORIS JOHNSON – L’EX PREMIER BRITANNICO FINORA INVOCAVA LA RESISTENZA TOTALE DELL’UCRAINA, TANTO DA ATTIRARSI LE ACCUSE DI AVER SABOTATO I NEGOZIATI DI PACE IN TURCHIA NEL 2022 PERCHÉ “SFAVOREVOLI A KIEV”. ORA HA CAMBIATO RADICALMENTE IDEA: “TRUMP NON VUOLE TRADIRE L’UCRAINA, MA SOLO DARLE UN FUTURO DI PACE” – E DÀ LA COLPA ALL’EUROPA: “SI STA COMPORTANDO IN MANIERA ISTERICA, NON HA INVESTITO ABBASTANZA NELLA DIFESA...“

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Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per www.repubblica.it

 

https://www.repubblica.it/esteri/2025/02/15/news/boris_johnson_trump_ucraina_russia-424006029/?ref=RHLF-BG-P6-S2-T1

 

BORIS JOHNSON DONALD TRUMP

Ricordate Boris Johnson quando chiedeva al mondo di sostenere l’Ucraina fino alla fine contro la famelica Russia di Vladimir Putin, per riconquistare tutti i territori occupati da Mosca negli anni, tanto da attirarsi le accuse di aver sabotato i negoziati di pace in Turchia nel 2022 perché “sfavorevoli a Kiev”?

 

Ora, l’ex primo ministro britannico sembra aver cambiato radicalmente idea, dopo l’annuncio del suo amico e affine Donald Trump riguardo negoziati diretti con lo zar “per terminare questa guerra inutile".

 

Ieri Johnson ha dato prima una intervista al canale di destra britannico Gb News, poi ha scritto il suo abituale editoriale sul "Daily Mail". In entrambe le circostanze ha spiegato perché l’Europa “si sta comportando in maniera isterica dopo gli annunci di Trump”, che alla fine dei conti la colpa è del “Vecchio Continente che non ha investito abbastanza in Difesa negli anni” e che “Trump non vuole tradire l’Ucraina, ma soltanto darle un futuro di pace e stabilità”.

 

boris johnson volodymyr zelensky 10

[…] L’ex primo ministro britannico ha sempre avuto l’antinazista Winston Churchill come suo modello, anzi a quest’ultimo ha paragonato pure Volodymyr Zelensky, per lui il vero bastione della libertà in Occidente.

 

Adesso invece, nei suoi interventi di ieri, Johnson non cita minimamente il fatto che il presidente ucraino sia stato escluso da Trump dai negoziati tra Stati Uniti e Russia sul futuro del suo Paese in parte occupato dalle truppe di Putin. Dopo che la nuova amministrazione americana ha tenuto all'oscuro sia l’Unione Europea sia lo stesso Regno Unito prima di intraprendere una mossa così radicale per il futuro del Continente, escludendo persino l’adesione di Kiev nella Nato.

 

boris johnson donald trump

Eppure, durante e dopo la sua premiership, Johnson ripeteva insistentemente che “solo gli ucraini possono decidere il loro destino” e che “il loro percorso di ingresso nell’Alleanza Atlantica è irreversibile”. Anzi, l’ex leader tory fino a qualche tempo invocava l’adesione dell’Ucraina nella Nato addirittura a guerra in corso. Ora non più, a quanto pare.

 

“Tutti dicono che è un tradimento!”, sbraita Johnson, “un appeasement! Una nuova Monaco! Un nuovo accordo alla Neville Chamberlain”, il primo ministro britannico che nel 1938 firmò gli accordi di Monaco con la Francia, l’Italia fascista e ovviamente Adolf Hitler per concedere alla Germania buona parte della Cecoslovacchia, con la falsa credenza di arginare così il cancro nazista nel Continente.

 

DONALD TRUMP E VLADIMIR PUTIN - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Eppure, tutti nel Regno Unito criticano la mossa di Trump. Dal primo ministro laburista Sir Keir Starmer che, nonostante la sua estrema cautela con Trump, parla di Zelensky che deve essere coinvolto nei negoziati e “di percorso irreversibile dell’Ucraina nella Nato”, fino all’ex ministro della Difesa conservatore Ben Wallace - che servì proprio sotto Johnson premier - che addirittura parla di “tanfo di appeasement del 1938” quando pensa a The Donald e alla sua recente telefonata con Putin.

 

Ma Boris non ci sta. "Sì, a quanto pare Trump è la reincarnazione di Neville Chamberlain, che fallì miseramente nel contrastare Hitler”, scrive sul Daily Mail, ""Hanno abbandonato l’idea dell’egemonia americana!", si lamentano gli europei, mentre un Putin esultante si prepara a dilagare nell’Europa dell’Est e a ricostruire una sfera d’influenza russa, mentre i cinesi concludono che possono fare quello che vogliono con Taiwan e il Mar Cinese Meridionale.

 

boris johnson volodymyr zelensky 7

"È finita! È finita per l’Occidente!", si sente dire a Monaco – e, tra tutte le assurdità allarmiste che ho sentito in vita mia, questa le supera tutte. Ma se si elimina il solito clamore anti-Trump dei media liberal, si può vedere che i fatti di base rimangono invariati. E quei fatti favoriscono l’Occidente – e favoriscono l’Ucraina”.

 

Secondo Johnson, per non ripetere un altro Afghanistan, quella del suo amico Trump è diventata improvvisamente l’unica soluzione possibile. Inoltre, sempre per l’ex primo ministro britannico, se prima aveva senso far entrare immediatamente l’Ucraina nella Nato, ora non lo ha più, almeno nel prossimo futuro. […]

VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN