boris johnson

ALLORA LA BREXIT A QUALCOSA SERVE! - IN GRAN BRETAGNA SONO STATE VACCINATE PIÙ DI 15 MILIONI DI PERSONE: TUTTE LE CATEGORIE A RISCHIO GIÀ IMMUNIZZATE, SI PASSA A 50 E 60ENNI. MA COME DIAMINE HANNO FATTO, MENTRE NOI SIAMO A POCO PIÙ DI 3 MILIONI? NON HANNO DOVUTO ASPETTARE GLI EUROPEI, MA SI SONO POTUTI ACCORDARE PRIMA CON LE CASE FARMACEUTICHE. E POI SENZA PRIMULE O ANNUNCI VARI, SI SONO MESSI A VACCINARE IN QUALSIASI LUOGO: CHIESE, CONGRESSI, CINEMA. SENZA STARE A FARE GLI SCHIZZINOSI…

Luigi Ippolito per www.corriere.it

 

Boris Johnson visita la QuantuMDx Biotechnology a Newcastle

La Gran Bretagna vede la fine del tunnel della pandemia. In soli 69 giorni Londra è riuscita a vaccinare oltre 15 milioni di persone: e la campagna di immunizzazione, combinata con gli effetti del lockdown in vigore da inizio gennaio, ha visto crollare le cifre del contagio e delle vittime.

 

Ieri si sono registrati meno di 10 mila nuovi casi di Covid, il valore più basso da inizio ottobre, e solo 230 decessi: per fare un confronto, a gennaio si era superata la soglia di 60 mila contagi quotidiani e per più di una settimana il numero di vittime era salito di oltre mille al giorno. Il governo di Boris Johnson si era dato fin da dicembre il traguardo di vaccinare entro metà febbraio tutte le categorie più a rischio, ossia gli ultrasettantenni e i malati cronici, e ha centrato l’obiettivo. Ora si passa ai sessantenni e ai cinquantenni, che Londra si ripromette di immunizzare entro la fine di aprile.

vaccino astrazeneca

 

Johnson assicura: «Uscita dal lockdown sarà cauta ma irreversibile»

Dobbiamo essere «ottimisti ma pazienti», ha detto Johnson nella conferenza stampa da Downing Street. Il primo ministro illustrerà lunedì prossimo la tabella di marcia per l’uscita dal lockdown: che sarà «cauta ma irreversibile». Il governo di Londra infatti non si vuole più trovare nella situazione di dover imporre di nuovo restrizioni: questa sarà l’ultima volta che si sacrifica la libertà dei cittadini.

 

La campagna vaccinale

VACCINAZIONE IN CATTEDRALE A SALISBURY

Lo straordinario successo della campagna di vaccinazione britannica è dovuto a una serie di fattori. Innanzitutto Londra si è mossa fin dalla scorsa primavera e ha stipulato subito contratti con le aziende farmaceutiche, assicurandosi un gran numero di dosi. Poi, grazie alla situazione politica creata dalla Brexit, non ha dovuto aspettare gli europei ma si è lanciata per prima nella corsa. Quindi ha messo in campo una straordinaria operazione logistica, che ha visto somministrare i vaccini negli stadi, nei centri congressi, nelle chiese, nelle moschee, nei cinema, oltre alle farmacie, gli ospedali e gli ambulatori medici. Infine, non ha fatto distinzioni fra i diversi vaccini e ha scelto di distanziare le dosi: una strategia la cui validità è stata confermata dalle ultime evidenze scientifiche.

vaccinazione anti coronavirus regno unito

 

L’allentamento delle restrizioni

Ora a Londra si può cominciare a guardare oltre il Covid. L’8 marzo riapriranno le scuole, le altre restrizioni verranno allentate gradualmente: prima toccherà ai negozi, mentre la ristorazione all’aperto non sarà autorizzata prima di Pasqua. Per il ritorno a una sorta di normalità bisognerà però aspettare almeno maggio: ma se tutto va bene, per l’estate la Gran Bretagna potrebbe essere il primo grande Paese che si è lasciato il Covid alle spalle.

vaccino astrazeneca 1metro chiusa a oxford streetparchi affollati a londra nonostante il lockdowncoronavirus vaccinazioni a fiumicino