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PIEMONTESI, FALSI E CORTESI. E PURE RAZZISTELLI? – LO STRANO CASO DELLA SCUOLA NEL CENTRO DI DRONERO, IN PROVINCIA DI CUNEO, DOVE QUATTRO ALUNNI SU CINQUE SONO FIGLI DI IMMIGRATI: GLI ITALIANI HANNO SPOSTATO I FIGLI NEI PAESI VICINI ACCAMPANDO LA SCUSA CHE “L’OFFERTA DIDATTICA È MIGLIORE” - I BIMBI, CONSIDERATI “STRANIERI”, SONO TUTTI NATI IN ITALIA E IL SINDACO INSORGE: “SE PER INCANTO I QUASI 1300 STRANIERI CHE ABITANO QUI SPARISSERO, CHIUDEREBBERO LE SCUOLE, I NEGOZI, LE FABBRICHE. DRONERO SI IMPOVERIREBBE…”
Estratto dell’articolo di Niccolò Zancan per "la Stampa"
[…] Nel 2024 a Dronero sono nati 54 bambini, ma sono morti 85 residenti. Su una popolazione di 7046 abitanti, gli abitanti di origine straniere sono 1241. Ora, se la matematica non è un'opinione, la situazione è questa: le classi delle due scuole elementari del centro città sono quasi interamente composte da figli di genitori di origine straniera, mentre le classi delle due elementari più lontane - una nella frazione di Pratavecchia, l'altra nel vicino comune di Villar San Costanzo - sono composte quasi internamente da figli di genitori italiani. Cosa sta succedendo? Perché questa divisione così netta?
La questione è finita al centro di un consiglio d'istituito.
L'insegnante Simone Demaria si è detto preoccupato: «La separazione dei ragazzini di origini straniere dai compagni italiani è totalmente insensata. Non ci sono motivi comprensibili legati all'apprendimento, o al cosiddetto gap linguistico». […]
A Dronero arrivano da sempre migranti in cerca di lavoro.
E qui lo trovano nelle fabbriche di biciclette, nell'agricoltura e alla «Falci», che dal 1921 fa produzione artigianale di attrezzi da taglio per l'agricoltura. Sono romeni, magrebini, cinesi, centroafricani. Sono operai e agricoltori. Molti dei loro figli sono nati qui. E qui vanno a scuola, per vicinanza e comodità, nelle due elementari del centro storico. Alla scuola primaria «Oltremaira» la percentuale di bambini figli di migranti è dell'80%. Dove sono gli altri bambini? Tutti a qualche chilometro di distanza: a Villar San Costanzo su tre classi non c'è neanche un bambino di origini straniere.
«I dati raccontano un fenomeno italiano. Abbiamo avviato un tavolo di confronto, chiedendo aiuto anche al professor Marco Braghero dell'Università di Pisa, specializzato in percorsi educativi di comunità e risoluzione dei conflitti. Ma i dati semplificano le interpretazioni della realtà», dice la preside Vilma Margherita Bertola. Non è «paura dello straniero»? «Qualcuno con dei pregiudizi magari ci sarà, ma io credo che i veri motivi siano altri».
[…]
«Ci danno dei razzisti, ma è assurdo», dicono due madri. «Semplicemente cerchiamo una scuola dove i nostri figli siano più seguiti, e dove tutti vadano avanti insieme».
Le classi del centro e quelle periferiche offrono un modello scolastico molto diverso. I genitori che possono scegliere vanno lontano per trovare la scuola «senza zaino», ovvero una scuola più partecipata e innovativa. Chi, invece, non ha nonni che possano aiutare, chi non ha mezzi di trasporto, o semplicemente non è informato, resta nella scuola più vicina a casa.
[…] i bambini considerati di origine straniera sono in realtà bambini nati e cresciuti in Italia che parlano perfettamente l'italiano. Soltanto 15 studenti, in quest'anno scolastico, e in tutte le classi delle elementari, sono quelli classificati alunni «Nai». E cioè: neo arrivati in Italia.
[…]il sindaco Mauro Astesano. «[…]se per incanto domani i quasi 1300 stranieri che abitano qui sparissero, chiuderebbero le scuole, i negozi, le fabbriche e la frutta resterebbe sugli alberi. Dronero si impoverirebbe. E di molto».
[…]
bambini stranieri a scuola 3
bambini stranieri a scuola 1
bambini stranieri a scuola 2
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