scontri a calais (ansa)

UN PREMIER RUSPA-NTE! IL SOCIALISTA HOLLANDE FA DEMOLIRE LA “GIUNGLA” DI CALAIS, BARACCOPOLI CHE OSPITAVA 3.500 RIFUGIATI IN ATTESA DI RAGGIUNGERE L’INGHILTERRA, E NESSUNO SI INDIGNA - "IL GIORNALE": LA “RUSPA DI SINISTRA” NON FA SCANDALO

Alessandro Gnocchi per “Il Giornale

 

SCONTRI A CALAIS 2 (ANSA)SCONTRI A CALAIS 2 (ANSA)

Dal 2002, nei boschi di Calais, in Francia, è cresciuta una città ribattezzata «giungla». Senza piano regolatore, senza servizi, senza speranza. È una baraccopoli costruita dai migranti che sognano di raggiungere le sponde dell' Inghilterra, così vicine eppure irraggiungibili.

 

Nella «giungla» vivono 3.500 profughi in condizioni disumane e in attesa di mettere insieme quei diecimila euro da consegnare ai trafficanti al fine di essere traghettati clandestinamente dall' altra parte della Manica. Le istituzioni francesi hanno preso l' unica decisione possibile: sgomberare la «giungla».

 

hollande e castro in adidas 305hollande e castro in adidas 305

Con la persuasione, prima. Con le ruspe, poi. Non sono mancati gli scontri, come da scontato copione, ai quali avrebbero contribuito anche attivisti politici di estrema sinistra. Le immagini provenienti dalla Francia (ruspe che abbattono la bidonville) sono da mettersi in relazione con quelle provenienti dalla Macedonia, ove la marea di migranti minaccia di sfondare le barriere erette dalle forze dell' ordine per impedire l' accesso alla cosiddetta Rotta dei Balcani, che conduce dalla Grecia a Vienna.

 

calais   scontri tra polizia e migranti  calais scontri tra polizia e migranti

L' Unione europea, a lungo, ha aperto le frontiere in omaggio alle sue nuove vocazioni: essere una terra d' accoglienza ed emendare le proprie colpe storiche, come il colonialismo, attraverso un ripensamento radicale della propria identità a costo di renderla sempre più debole e sfuocata. Offrire asilo ai profughi e ai rifugiati è un dovere, questo sia chiaro.

 

Ma l' Europa è andata oltre, e non da oggi, rinunciando a regolare i flussi migratori. L' immigrazione clandestina è stata supportata, se non incoraggiata, dai predicatori del multiculturalismo con la significativa collaborazione di una parte del mondo cattolico. Ora abbiamo sotto gli occhi il risultato di queste scelte e di questa cultura.

 

protesta contro hollandeprotesta contro hollande

Ha senso lasciar entrare gli immigrati per poi utilizzarli come schiavi sottopagati, emarginandoli in baraccopoli esplosive sotto ogni punto di vista: dall' igiene alla sicurezza? Ha senso illudersi che i Paesi europei dispongano di risorse illimitate e siano in grado di assorbire rapidamente centinaia di migliaia di persone attraverso il Welfare o piani d' assistenza? La risposta è ovvia: no, non ha senso.

 

Le ruspe sono la drammatica ma inevitabile conseguenza di un problema che si doveva evitare alla radice. A meno che non si preferisca chiudere gli occhi e lasciar trionfare la legge della «giungla».

negozio nella junglenegozio nella jungle

 

L' ipocrisia, in questo caso, è doppia. Infatti, le ruspe «socialiste» di François Hollande sembrano, agli occhi dei media e degli intellettuali, più accettabili (almeno un po') delle ruspe «di destra». Cosa si direbbe se al governo ci fosse un Nicolas Sarkozy o addirittura, ipotesi per ora fantascientifica, una Marine Le Pen?

 

Qui in Italia lo sappiamo per esperienza: se le ruspe sono evocate da un politico di destra, scoppia il finimondo. Invece, per ora, non si odono le voci solitamente impegnate a contestare le demolizioni di questo genere.

 

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Sui giornali si sono lette cronache corrette ma gelide. Senza commenti. Perfino nel regno della polemica istantanea, la Rete, lo smantellamento non sembra aver agitato le coscienze pronte a mobilitarsi per qualunque causa. In compenso sono sempre dure le parole che accusano i Paesi dell' Est di erigere disumani muri per sigillare le frontiere.

 

Come se «giungla» e Muri non fossero due facce della stessa medaglia: il rifiuto di regolare i flussi ha creato i ghetti, innalzato i muri (fascisti) e acceso il motore alle ruspe (umanitarie?).

l'incontro tra tsipras, merkel, hollande e tusk a bruxelles tratto dal profilo twitter di preben aamann 0l'incontro tra tsipras, merkel, hollande e tusk a bruxelles tratto dal profilo twitter di preben aamann 0

 

L' inesistenza dell' Europa, un club finanziario e niente di più, ha fatto il resto: le migrazioni sono un evento epocale ma il Continente, sempre più Vecchio e impotente, lo affronta in ordine sparso come un contingente problema di ordine pubblico. Il 7 marzo è previsto un vertice sul tema: servirà a qualcosa?