''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO…
Emilio Marrese per www.repubblica.it
AUSCHWITZ - "Sarà una botta" aveva detto Francesco Guccini, imbarcandosi da Milano ieri alle 12.50 sul treno della memoria per andare a visitare Auschwitz per la prima volta in vita sua, a 50 anni dalla creazione della sua celeberrima canzone. Ma certo non si immaginava che fosse letterale, la botta: perché purtroppo il 75enne cantautore oggi, facendo tappa al campo di concentramento, con un cambio di programma per depistare i cronisti, è caduto e si è fatto male per fortuna non seriamente. Ma abbastanza da consigliare una visita di controllo all'ospedale di Cracovia, città dove fa base la spedizione, dopo aver pranzato vicino al lager.
Monsignor Zuppi, vescovo di Bologna partito assieme a Guccini, continuerà la visita in forma privata nel pomeriggio, mentre il resto della comitiva (640 studenti di tutta Italia), si recheranno ad Aushwitz e Birkenau nella giornata di sabato.
Francesco Guccini
Guccini
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