TRUMP STA FACENDO DI TUTTO PER DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DAL CASO EPSTEIN – LA CASA BIANCA PUBBLICA OLTRE 230MILA PAGINE DI DOCUMENTI SULL’ASSASSINIO DI MARTIN LUTHER KING JR., UCCISO IL 4 APRILE 1968 A MEMPHIS – PECCATO CHE I FASCICOLI NON AGGIUNGANO NULLA RISPETTO A CIÒ CHE SI SAPEVA GIÀ E CONTIENE DETTAGLI DI PUBBLICO DOMINIO DA OLTRE 40 ANNI – L’AMMINISTRAZIONE AVEVA ANNUNCIATO LA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI LO SCORSO 23 GENNAIO, MA LA TEMPISTICA DELL’USCITA, PROPRIO A RIDOSSO DELLA CONTROVERSA CHIUSURA DELLE INDAGINI DEGLI “EPSTEIN FILES”, È SOSPETTA…

Estratto dell’articolo di Monica Ricci Sargentini per il "Corriere della Sera"

la marcia da selma a montgomery di martin luther king jr 6

Da lunedì notte sono pubbliche «le oltre 230 mila pagine» di documenti relativi all’assassinio di Martin Luther King Jr, avvenuto il 4 aprile 1968, che erano tenuti segreti dal 1977. E c’è chi non ha potuto far a meno di notare che la declassificazione avviene in un momento in cui il presidente degli Stati Uniti è criticato […] per mancanza di trasparenza sui fascicoli relativi al predatore sessuale Jeffrey Epstein, la cui morte in carcere nel 2019 è stata classificata come suicidio.

Trump, in verità, aveva preso questa decisione il 23 gennaio quando aveva firmato un decreto per la pubblicazione degli archivi governativi sull’assassinio del presidente John F. Kennedy, nonché di quelli di suo fratello Robert F. Kennedy, detto Bobby, e di Martin Luther King Jr.

martin luther king funerale

La tempistica, però, è sospetta. Per il leader dei diritti civili Al Sharpton la divulgazione dei file è «un disperato tentativo di distrarre» dalla «tempesta che sta travolgendo Trump sui file Epstein e sul pubblico sgretolamento della sua credibilità».

Sicuramente non gioiscono i figli di King, Martin III e Bernice, che sono stati avvisati con due settimane di anticipo della decisione: «Chiediamo a coloro che si occupano della pubblicazione dei file di farlo con empatia, moderazione e rispetto per il dolore continuo della nostra famiglia» hanno dichiarato, aggiungendo che «i documenti devono essere considerati nel loro pieno contesto storico».

martin luther king lorraine motel 3 aprile 1968

Poi l’accusa pesante contro gli apparati di sicurezza: «Quando era in vita nostro padre è stato implacabilmente preso di mira da una campagna di disinformazione e da una sorveglianza invasiva, predatoria e profondamente inquietante, orchestrata da J. Edgar Hoover (allora capo dell’Fbi, ndr ) tramite il Federal Bureau of Investigation». La famiglia ha anche citato un verdetto della giuria in una causa civile per omicidio colposo del 1999, che stabiliva che il leader per i diritti civili era vittima non di un solitario razzista armato, ma di una vasta cospirazione.

Ecco cosa sappiamo dell’assassinio e cosa hanno detto gli studiosi fino a oggi. Il 4 aprile del 1968 King era in piedi sul balcone del Lorraine Motel, diretto a cena con alcuni amici, quando è stato colpito a morte. Il leader dei diritti civili si trovava a Memphis per sostenere uno sciopero dei netturbini che protestavano contro le cattive condizioni di lavoro e i bassi salari. […]

arresto james earl ray killer di martin luther king

Dopo una lunga caccia all’uomo, James Earl Ray fu catturato a Londra e si dichiarò colpevole dell’assassinio. In seguito, ritrattò la confessione e proclamò la sua innocenza. Morì nel 1998 proprio nell’anno in cui la vedova di King, Coretta Scott, chiese la riapertura dell’inchiesta. Ma non fu trovato nulla «che potesse inficiare la sentenza del 1969 secondo cui James Earl Ray aveva assassinato King». Dexter King, uno dei figli dell’attivista, incontrò Ray in prigione nel 1997, dichiarando in seguito di credere alle sue affermazioni di innocenza.

marcia dei diritti civili 28 agosto 1963

Secondo gli esperti i file resi pubblici contengono poche informazioni oltre a quelle già note. […] ha dichiarato alla Bbc David Garrow, storico e autore di una biografia su Martin Luther King che vinse il premio Pulitzer. «Molti dei documenti contengono dettagli di pubblico dominio da oltre 40 anni», […]

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