de luca padre e figlio

"MA CHI CAZZO SEI? TE NE DEVI ANDARE" – UNA CRONISTA DI "FANPAGE" AGGREDITA E ALLONTANATA DA UN COMIZIO PD A SALERNO (VIDEO) –LA GIORNALISTA AVEVA PROVATO A FARE DELLE DOMANDE A ROBERTO DE LUCA, DIMESSOSI DA ASSESSORE AL BILANCIO – DI MAIO: "SON NATI COMUNISTI E STANNO MORENDO SQUADRISTI" - VIDEO

 

Da napoli.repubblica.it

 

de luca padre e figlio

Gaia Bozza, cronista di Fanpage, è stata allontanata dall'evento del Pd tenutosi oggi a Salerno, dove erano presenti il governatore campano, Vincenzo De Luca, e i suoi due figli, Piero, candidato Pd alle elezioni, e Roberto, che si è dimesso  dal suo incarico di assessore al comune di Salerno dopo il suo coinvolgimento in un'inchiesta sulla corruzione nel settore dei rifiuti, nata proprio dai servizi di Fanpage.

 

 

La giornalista ha rivolto diverse domande a Roberto De Luca ma lui l'ha deliberatamente ignorata. Alcuni presenti sono intervenuti dicendo a alta voce: "Domande qui non se ne fanno. Te ne devi andare". Si sente anche la voce di una donna che grida: "Ma tu chi c... sei?". Una delle persone in sala sembra trattenere la cronista, che reagisce dicendo: "Non è questo il modo di trattare i giornalisti". In un post su Facebook Ciro Pellegrino, caposervizio di Fanpage, ha definito l'episodio un'"aggressione" e l'ha bollato come cosa "particolarmente  infame".

redazione fanpage

 

 

Tutta la mia solidarietà a @GaiaBozza, giornalista di @fanpage aggredita mentre faceva il suo lavoro al comizio Pd per Piero De Luca. Son nati comunisti e stanno morendo squadristi. I giornalisti di Fanpage non sono soli: gli italiani hanno bisogno di inchieste come le vostre. pic.twitter.com/d7a9W4hE2F

 

 

vincenzo de luca con i figli roberto e piero

"Tutta la mia solidarietà a @GaiaBozza, giornalista di @fanpage aggredita mentre faceva il suo lavoro al comizio Pd per Piero De Luca. Son nati comunisti e stanno morendo squadristi". Così il candidato premier M5s Luigi Di Maio su Twitter dove aggiunge: "I giornalisti di Fanpage non sono soli: gli italiani hanno bisogno di inchieste come le vostre

 

roberto de luca