DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Estratto dell’articolo di Eleonora Camilli per "La Stampa"
Cercare una casa in affitto a Roma è diventata una missione impossibile. Alla scarsità di appartamenti disponibili si è aggiunta nell'ultimo periodo la bolla speculativa In vista del Giubileo, che inizierà il prossimo dicembre. E così molti proprietari di immobili hanno deciso di tenere liberi gli appartamenti per trasformarli in un bed and breakfast a uso e consumo di turisti e pellegrini.
Un fenomeno che ormai non riguarda più solo il centro storico o i quartieri vicino al Vaticano, ma diverse zone della città. Lo sanno bene Federica Borlizzi, dottoranda all'università di Roma Tre e il suo compagno Roberto. Fino al primo giugno hanno condiviso un appartamento al Pigneto, quartiere di Roma Est adiacente alla stazione Termini: 940 euro mensili per 55 metri quadri.
Ma ora il proprietario di casa ha comunicato di non voler più rinnovare, per la terza volta, il contratto transitorio di 18 mesi. «Vuole metterlo su Airbnb - spiega Borlizzi -. La casa sarà affidata a un'agenzia che gli garantirà un fisso mensile molto più elevato di quanto paghiamo di canone, con la possibilità di avere delle maggiorazioni nei periodi di alta stagione, anche oltre 233 euro a notte».
Così per i due è iniziata quella che non stentano a definire «un'odissea». Gli annunci sono pochi, in zone molto periferiche e i prezzi lievitati. «Per una coppia di precari come noi un incubo - aggiunge la ragazza -. Ci siamo trovati in grossissime difficoltà. Non si trovano più case per affitti di lungo periodo e, riducendosi notevolmente l'offerta, i canoni sono schizzati alle stelle. Manca una regolamentazione, ma noi non accetteremo passivamente di essere cacciati dai nostri quartieri e di vederli trasformati in un luna park per turisti».
Quella di Federica e Roberto non è, infatti, una storia isolata. Sempre più persone, tra lavoratori precari, famiglie giovani e studenti stanno vivendo la stessa situazione. Tanto che l'associazione Nonna Roma, che si occupa di soggetti vulnerabili insieme al circolo Arci Sparwasser, ha lanciato una campagna dal titolo Cara Casa, per indagare la situazione abitativa romana, in particolare nella zona Est. E che servirà per fare proposte concrete all'amministrazione capitolina anche in vista del Giubileo, su come arginare il fenomeno dell'over tourism.
L'iniziativa lanciata su Instagram con un questionario ha già fatto emergere diversi casi al limite: c'è chi paga 500 euro per una stanza che è un "buco", chi si è visto chiedere anche 800 euro per uno scantinato ammuffito. Inoltre, per il 60 per cento degli intervistati l'affitto pesa oltre un terzo dello stipendio. […]
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