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CERCATE UN’AMBULANZA? ARMATEVI DI PAZIENZA – IN ITALIA CI SONO ZONE DOVE I MEZZI DI EMERGENZA ARRIVANO ADDIRITTURA MEZZ’ORA DOPO LA CHIAMATA DI CHI HA CHIESTO AIUTO: SUCCEDE SOPRATTUTTO AL SUD, MA ANCHE A ROMA, IN UMBRIA E A GROSSETO – LA MAGLIA NERA CE L’HA VIBO VALENTIA, CON UNA MEDIA DI 35 MINUTI, MA DELLE 110 AZIENDE SANITARIE VALUTATE DA “AGENAS”, CE NE SONO ALTRE 40 CON TEMPI SUPERIORI AI 20 MINUTI (A FRONTE DI UN TARGET NAZIONALE DI 18) – SENZA CONTARE LE ATTESE UNA VOLTA ARRIVATI AI PRONTI SOCCORSO…
Estratto dell’articolo di Michele Bocci per "la Repubblica"
Il tempo è sempre un fattore determinante in sanità, ma probabilmente in nessun momento è centrale come quando si tratta di soccorrere qualcuno in ambulanza. Ebbene, in Italia ci sono zone dove, per i codici gialli e rossi, il mezzo di emergenza arriva addirittura mezz'ora dopo l'inizio della telefonata di chi ha chiesto aiuto.
Succede al Sud, specialmente in Calabria, ma anche a Roma, in Umbria, a Grosseto, posti dove può capitare di aspettare oltre 20 minuti. Comunque troppo. […] Spiega Agenas, l'Agenzia sanitaria nazionale delle Regioni che ha raccolto i dati sulle performance di aziende sanitarie e ospedaliere in vari settori.
La maglia nera ce l'ha la Asl di Vibo Valentia, con una media drammatica, di 35 minuti. Sulla mezz'ora anche nelle altre aziende calabresi. Oristano è a 26 minuti, Messina a 25. Agenas ha valutato tutte le 110 aziende sanitarie italiane e ben 41 hanno tempi superiori ai 20 minuti. Sono troppo lunghi.
Le linee guida dicono che il target nazionale è di 18 minuti. […] Le Asl con i tempi migliori sono quella Giuliano Isontina (Trieste e Gorizia), dove l'ambulanza giunge sul posto in 12 minuti, seguita da Piacenza, Chiavari, Reggio Emilia, Parma, Genova, con 13 minuti.
Ma quando si parla di emergenza, contano anche altri tempi, ad esempio quelli di attesa al pronto soccorso. Agenas li valuta e questa volta si parla di pazienti non gravi o che comunque non hanno bisogno del ricovero. L'indicatore in questo caso valuta la percentuale di persone che aspettano da otto ore in su nelle aziende ospedaliere, cioè nei policlinici.
Ebbene a Tor Vergata, a Roma, capita addirittura al 25% dei pazienti e al Sant'Andrea al 23%. Cagliari, Giaccone e Cervello di Palermo, Cardarelli di Napoli sono tra il 20 e il 23%. Distanti anni luce il San Carlo di Potenza (una struttura del sud che va bene) con l'1% e l'ospedale di Padova, con il 2,9%.
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