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Paolo Mastrolilli per "la Stampa"
blake bailey e il libro ritirato
Dunque finirà al macero, la biografia di Roth. Perché l' autore Blake Bailey, che tanto aveva indugiato sul complicato rapporto di Philip con le donne, è stato a sua volta accusato di averne molestate almeno due. Il che, senza nulla togliere alla gravità delle denunce, sta riaprendo la polemica sulla «cancel culture», ormai tracimata oltre la sacrosanta questione del movimento #MeToo.
L' annuncio è stato fatto dalla W.W. Norton, casa editrice di Philip Roth: The Biography.
La presidentessa Julia Reidhead ha detto che il libro «verrà messo fuori stampa in maniera permanente». Se vorrà, l' autore sarà libero di cercarsi un altro editore, ma non riceverà i compensi pattuiti, donati a organizzazioni che combattono gli abusi sessuali. Ciò perché «Norton dà ai suoi autori una piattaforma potente nello spazio civico. Con questo potere, viene la responsabilità di bilanciare i nostri impegni con gli scrittori, il riconoscimento del nostro ruolo pubblico, e la conoscenza del fallimento storico della nostra nazione nell' ascoltare adeguatamente e rispettare le voci delle donne e dei gruppi diversi».
Bailey era stato scelto personalmente da Roth come suo biografo ufficiale, quando nel 2012 aveva licenziato l' amico Ross Miller. La missione che l' autore della Pastorale americana gli aveva affidato non era quella di farlo risplendere, ma piuttosto di renderlo interessante. Ciò aveva incluso svariate pagine dedicate alle relazioni con le donne, che avevano spinto il New York Times a titolare così la recensione della biografia: «La vita di un maestro della letteratura come playboy offeso».
Offeso dalle ex mogli e fidanzate che lo tormentavano, dai loro figli, dal Rabbinical Council of America che lo accusava di antisemitismo, dai membri del Nobel Committe che gli avevano preferito Bob Dylan. Uscito il 6 aprile, il libro aveva attirato critiche e generato vendite. Norton ci puntava, tanto che aveva ordinato una stampa iniziale di 50.000 copie.
A quel punto è emerso l' imprevisto, oppure l' incidente che la casa editrice doveva aspettarsi, essendone stata informata in anticipo. Due donne, tra cui Valentina Rice, avevano accusato Bailey di molestie sessuali, commesse quando insegnava inglese alla Lusher School della Louisiana.
Reidhead ha ammesso di aver sottovalutato le denunce ricevute prima della pubblicazione, ma l' indagine condotta in seguito ha chiarito le colpe e resa necessaria la cancellazione del libro. L' avvocato dell' autore, Billy Gibbens, ha rimproverato a Norton di aver «preso la drastica decisione unilaterale di ritirare le copie della biografia sulla base di accuse false e infondate».
Suzanne Nossel, capo di Pen America, ha commentato che capisce la necessità di «non premiare autori davanti a voci e rivelazioni orribili», però «pubblicare un libro dovrebbe significare che l' editore crede contenga qualcosa di edificante, elucidante e di valore. Ciò non dovrebbe essere visto come un appoggio delle idee, o della condotta personale dell' autore».
Così torniamo alla polemica sulla «cancel culture», che ormai tormenta gli Usa e non riguarda solo #MeToo. Infatti, oltre ai libri di Woody Allen o Mark Halperin, ora è in dubbio anche quello di Mike Pence, screditato dal fatto di essere stato il vice di un presidente che ha incitato l' assalto al Congresso.
In altre parole, se Bailey ha violato la legge merita di pagarne le conseguenze, ma questo è un motivo sufficiente per mandare al macero il suo libro? Il ruolo di Pence al fianco di Trump gli nega a prescindere il diritto di pubblicare le proprie idee? Il Primo emendamento della Costituzione risponde di no, ma quando gli effetti sono quelli del 6 gennaio, o la perpetuazione delle violenze contro le donne, non è giusto alzare le difese?
2. ELISABETTA SGARBI PARLA L'EDITRICE CHE HA PUBBLICATO IN ITALIA L'AUTOBIOGRAFIA DI WOODY ALLEN: "ASSURDO GIUDICARE L'ARTE CON CRITERI MORALI CANCEL E CULTURE NON POSSONO STARE INSIEME"
Catt. Soff. per “La Stampa”
Elisabetta Sgarbi, fondatrice e direttrice della Nave di Teseo, ha pubblicato in Italia l' autobiografia di Woody Allen, censurata negli Usa per l' accusa di molestie sessuali
Come commenta la vicenda di Blake Bailey?
«Ci sono due ordini di considerazioni. La vicenda di Woody Allen si era conclusa con un non luogo a procedere. La giustizia americana aveva valutato le accuse e le aveva considerate non probanti. Quindi la vicenda di Woody Allen è frutto di una isteria, non certo di una vicenda giudiziaria. La domanda che mi ponevano era: se Woody Allen - che non è colpevole di nulla - fosse colpevole, pubblicherebbe lo stesso la sua autobiografia? La risposta allora e ora è: sì pubblicherei quel libro perché è un grande libro. E io devo giudicare il libro. Quanto alla vicenda della biografia di Philip Roth non posso che dire lo stesso. Se la biografia è valida, punirla perché l' autore si è macchiato di un reato lo trovo ingiusto. Semmai - giudiziariamente - va punito l' autore, non l' opera».
woody allen a proposito di niente
Sono precedenti pericolosi?
«E certo. Assurdo giudicare l' arte con criteri morali e giudiziari. E anche qualora un autore fosse colpevole di un crimine, la sua opera va giudicata alla luce di quello che è. E gli editori dovrebbero avere il diritto e il dovere - se l' opera lo merita, di pubblicarla. Arrivare al macero è assurdo. Direi che è un atto, questo sì, illegale, e immorale, forse».
Sarà la Nave di Teseo a pubblicare la biografia censurata?
«Mi pare che sia Einaudi a pubblicarla. Essendo Einaudi l' editore di Roth mi sembra naturale. Ma certamente la pubblicherei. Noi con la rivista Linus dedicheremo un numero a Philip Roth prossimamente».
Con il #Metoo gli americani stanno esagerando?
«Tanto più crescono l' immoralità e l' ignoranza, tanto più prosperano il moralismo e la censura».
vaccini 9 lezioni di scienza film di elisabetta sgarbi 2
Cosa pensa della «cancel culture»: è anch' essa una censura?
«Cancel e culture sono due termini che non possono stare insieme. La cultura è anzitutto rispetto della storia, di ogni storia. Anche le più dolorose. Cultura è memoria. La cancellazione è un processo complesso che avviene all' interno della cultura, ma non è una cancellazione, piuttosto un entrare in penombra di tratti di storia che possono riemergere grazie allo studio e all' intelligenza degli uomini».
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