DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1. LA FOTO LA NEO PRESIDENTE AVEVA RAPPORTI CON L’EX NAR CIAVARDINI GIÀ NEL 2011
Estratto dell'articolo di A.Oss. e D.Aut. per “la Repubblica”
(...) Se davanti alla prima foto, quella che ritrae Colosimo in compagnia di Ciavardini, la donna si è smarcata spiegando che l’immagine risale al 2014 e che avrebbe conosciuto il terrorista condannato per la strage di Bologna solo per impegni istituzionali, le nuove istantanee dimostrano che quella tra Colosimo e la galassia Ciavardini è una frequentazione che va avanti almeno dal 2011, quando lei stessa ha pubblicato la foto spiegando il contesto: «A Rebibbia con l’associazione Gruppo Idee».
2. “COLOSIMO? TANTO VALEVA MESSINA DENARO A CAPO DELLA COMMISSIONE”
Estratto dell'articolo di Eleonora Capelli per “la Repubblica”
«Tanto valeva mettere alla presidenza della Commissione Antimafia direttamente Matteo Messina Denaro. La scelta di Chiara Colosimo è un bruttissimo segno, perché le sue relazioni con l’ex Nar Luigi Ciavardini, di qualsiasi natura siano, sono gravi. Io spero proprio che all’anniversario della strage del 2 agosto a Bologna non si faccia vedere». Il presidente dell’associazione delle vittime del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, non usa mezzi termini.
Bolognesi, come giudica la scelta di Colosimo all’Antimafia?
«Il governo ha sprecato l’ennesima occasione, scegliendo di premiare una persona fedele. Colosimo ha detto di aver conosciuto Ciavardini perché è in un’associazione per il recupero dei detenuti, ma noi sappiamo perfettamente di cosa si tratta, è inutile che ci prenda in giro. La moglie di Ciavardini ha un’associazione (Gruppo Idee, ndr )per aiutare nel reinserimento sociale gli autori di reato e si vantò di aver fatto uscire dal carcere l’ex Nar Gilberto Cavallini. È semplicemente una schifezza».
Perché vi sentite offesi?
«Perché dobbiamo sempre stare in trincea, è sfinente. L’associazione della moglie di Ciavardini, che Colosimo cita come occasione istituzionale di incontro, a un certo punto voleva organizzare un concerto rock con una band dell’estrema destra, che aveva dedicato una canzone a ErichPriebke. Abbiamo dovuto fare una battaglia per impedirglielo».
Perché secondo lei è grave questa nomina?
«Ci sono collegamenti materiali che stanno emergendo tra fascisti e mafiosi, ogni giorno ne abbiamo conferma. Bisogna approfondire le stragi del 1992 e del 1993 ed è provata ad esempio la presenza nei luoghi degli attentati di Stefano Delle Chiaie, noto esponente dell’estrema destra neofascista, che venne coinvolto nel processo per la Strage di Bologna. Ci sono collegamenti su cui bisogna andare a fondo, questa nomina non aiuta».
(...)
Forse ai più giovani il nome di Ciavardini non dice niente, ma per voi, familiari delle 85 vittime e 200 feriti della più grave strage italiana non è così...
«Ciavardini è uno degli stragisti, condannato con condanna passata in giudicato, ed è a processo per falsa testimonianza. È stato coinvolto nell’uccisione del giudice Mario Amato, ha avuto il ruolo di esecutore materiale della strage. Non credo sia difendibile il fatto di frequentare, per qualsiasi ragione, una persona del genere. Che noi a 43 anni dalla strage dobbiamo ancora stare sulle barricate è sconvolgente».
giorgia meloni chiara colosimogiorgia meloni chiara colosimostefano delle chiaie 1paolo bolognesistefano delle chiaie CHIARA COLOSIMO
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