DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI…
Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera"
Luigi Bergamin, il 72enne esponente dei «Pac-Proletari armati per il comunismo» costituitosi in Francia fra i 10 terroristi rossi per i quali il governo di Macron ha avviato il 28 aprile le procedure di estradizione negate per decenni all' Italia, è di nuovo un uomo libero in Francia, e anzi, se ora volesse, libero potrebbe essere e restare anche in Italia.
Per la Corte d' Assise d' Appello di Milano, che ha accolto il ricorso del difensore trentino Giovanni Ceola, troppo tardi è infatti arrivata il 30 marzo quella «dichiarazione di delinquenza abituale» potenzialmente in grado di sottrarre in extremis alla trentennale prescrizione il 9 aprile i residui 16 anni e 11 mesi di pena per l' assassinio il 6 giugno nel 1978 del comandante degli agenti di custodia di Udine, Antonio Santoro: e ciò perché i 15 giorni di tempo, dopo i quali la dichiarazione il 30 marzo di delinquenza abituale di Bergamin avrebbe smesso di essere impugnabile e dunque sarebbe diventata definitiva producendo i propri effetti costitutivi, non erano ancora esauriti quando l' 8 aprile è invece maturata la prescrizione della pena per il delitto Santoro.
Bergamin negli anni '80 fu processato con Cesare Battisti per quattro omicidi: Santoro; Lino Sabbadin, macellaio veneziano il 16 febbraio 1979; il gioielliere Pier Luigi Torregiani lo stesso giorno a Milano; e il poliziotto della Digos di Milano, Andrea Campagna, il 19 aprile 1979. Mentre per Torregiani e Sabbadin il terrorista fu assolto già in primo grado, fu invece condannato per Santoro e Campagna con sentenze divenute irrevocabili l' 8 aprile 1991. Ma «il legislatore» - ricorda ieri la Corte presieduta da Ilio Mannucci Pacini - ha ritenuto che, dopo 30 anni dall' irrevocabilità di una sentenza che infligge una pena temporanea, «debba ritenersi venuto meno l' interesse dello Stato a eseguirla».
Ieri la pm Adriana Blasco chiedeva di rilevare un errore nel 2008, allorché la prescrizione delle altre sentenze di Bergamin (delitto Campagna, banda armata e procurata evasione) inglobò anche i 4 anni di aumenti in continuazione per il delitto Campagna (2 anni) e per i reati satelliti (2 anni), tesi che per il delitto Campagna avrebbe virtualmente fatto rivivere almeno il minimo per omicidio, 21 anni. Ma la Corte valuta che in realtà si sia prescritta (dall' 8 aprile) già anche la pena residua per il delitto Santoro, perché la giudice Gloria Gambitta, su istanza il 19 febbraio della pm Blasco, ha dichiarato Bergamin «delinquente abituale» (il che avrebbe avuto l' effetto di fermare la prescrizione della pena) il 26 marzo con deposito il 30 marzo: ma con 15 giorni alla difesa per impugnare, l' 8 aprile il provvedimento non era definitivo e non poteva ancora modificare lo status del condannato.
«Se i giudici ritengono di aver applicato la legge non ho nulla da dire, ma è la legge che è sbagliata», commenta a caldo Maurizio Campagna, fratello del poliziotto ucciso.
LUIGI BERGAMIN CESARE BATTISTIluigi bergamin incontra un uomo di 35 anniluigi bergamin e cesare battisti a parigi con l'avvocato giuseppe pelazzareport sui brigatisti a parigiex terroristi luca bergamin
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