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Simone Gorla per “la Stampa”
stazione di milano migranti nei negozi di plexiglass 8
Porte aperte, ma non per tutti e solo finché si può. Alla stazione Centrale di Milano la svolta nell' accoglienza migranti è arrivata dopo l'ennesimo record di presenze. Oltre 700 persone accolte in locali pensati per contenerne 150, duemila pasti al giorno distribuiti. E l'azienda sanitaria territoriale che ha denunciato una situazione igienica insostenibile. Nell'hub di via Sammartini, il cuore della rete dell'ospitalità milanese, la capienza era già stata aumentata fino al limite, e oltre, per arrivare a 500 posti. Ora chiuderà i battenti, di sera, una volta raggiunta questa soglia. A costo di lasciare fuori qualcuno.
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L'indicazione è arrivata ieri dall'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Una decisione sofferta, che ha portato a tensioni con l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, che avrebbe voluto un più netto ritorno ai 150 ospiti previsti in origine. Presa anche per dare un segnale, dopo mesi di allarmi e richieste di aiuto rimaste inascoltate. «Semplicemente non abbiamo più posto, a Milano sono presenti 3800 profughi - spiega Majorino - quindi chiediamo un immediato intervento della Prefettura perché siano spostate alcune centinaia di richiedenti asilo».
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Lo spazio a pochi passi dalla stazione, nato come luogo registrazione e smistamento, è stato via via ampliato fino a diventare un dormitorio. Con l'ondata degli ultimi 11 mila sbarcati in Sicilia, l'affollamento è da giorni oltre la soglia di guardia. Qualcuno ha già preferito affrontare il freddo e dormire in strada, pur di evitare un ambiente dove l'aria è irrespirabile e le brandine occupano ogni centimetro libero.
Per l' azienda sanitaria territoriale non è possibile al momento verificare con certezza la presenza di malattie infettive. «Meno persone stanno all'hub e meglio stanno tutti - fanno sapere dal Comune - stiamo cercando di ridurre il numero, ma gli arrivi non si fermano».
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Alla stazione Centrale una situazione così critica non si era mai verificata, nemmeno con l'esodo in massa dei siriani nel 2015. Allora passavano per Milano soprattutto i transitanti, che subito proseguivano verso Nord. Da qualche mese, le frontiere sigillate e i muri innalzati in tutta Europa hanno cambiato le cose. I migranti sono costretti a fermarsi per lunghi periodi, e spesso decidono di chiedere asilo in Italia.
migranti alla stazione centrale a milano 8
Così la rete milanese è al collasso e l' hub, da centro operativo, si è trasformato in un imbuto per le centinaia di persone che non trovano altro riparo. Tra gli operatori la speranza resta quella di non lasciare nessuno in strada, ma la direzione è chiara: ridurre in tutti i modi il sovraffollamento, prima che la situazione rischi di andare fuori controllo.
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