UNA NUVOLA DI SPRECHI – RINCARI PER 55 MILIONI DI EURO (SU 221) E RITARDI INFINITI – ADESSO SULLA NUVOLA DELL’EUR INDAGA LA CORTE DEI CONTI – NEL MIRINO ANCHE IL MAXI COMPENSO RICONOSCIUTO A FUKSAS

Lorenzo d’Albergo per “la Repubblica - Roma

 

MASSIMILIANO Fuksas MASSIMILIANO Fuksas

La procura della Corte dei conti del Lazio indaga sulla Nuvola di Fuksas, la grande incompiuta dello skyline dell’Eur. Nel mirino dei pm contabili ora ci sono le varianti che hanno quasi raddoppiato i tempi e fatto aumentare a dismisura i costi di realizzazione del centro congressi voluto nel 1998 dall’allora sindaco Walter Veltroni. Il fascicolo aperto dai magistrati di via Baiamonti si basa infatti sulle contestazioni che l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici ha presentato lo scorso aprile a Eur Spa, la stazione appaltante dell’opera commissionata all’archistar.

 

Per individuare il potenziale danno causato all’erario da ognuna delle singole modifiche apportate al progetto originale, oltre alla consueta collaborazione dei militari della guardia di finanza, il viceprocuratore titolare dell’inchiesta ha richiesto e ottenuto la consulenza degli ingegneri della direzione generale vigilanza lavori, servizi e forniture della stessa Autorità nazionale anticorruzione.

 

La Nuvola di Fuksas La Nuvola di Fuksas

Leggendo il referto dell’Authority sulla Nuvola, è immediatamente chiaro di quanto sia lievitato l’importo per la realizzazione dell’opera. Variante dopo variante, dal 2007 a oggi, il conto è schizzato dagli iniziali 221,5 milioni di euro ai 256 finali. Inoltre le modifiche al progetto «oltre a determinare di per sé un incremento di spesa hanno anche costituito il presupposto per la formulazione di riserve, con le quali i costruttori hanno richiesto il riconoscimento di maggiori oneri per l’andamento anomalo dei lavori». Così nel marzo 2011, è stato sottoscritto un accordo bonario da 19,6 milioni di euro tra imprese e stazione appaltante e il conto finale è arrivato a quota 276 milioni.

 

Non solo l’elenco delle varianti che si sarebbero potute evitare o che neanche «fanno parte delle fattispecie contemplate dal codice degli appalti». Nella deliberazione che l’Autorità presieduta da Sergio Santoro ha girato alla procura della Corte dei conti, vengono messe nero su bianco anche tutta un’altra serie di criticità connesse alla realizzazione del nuovo centro congressi.

 

«Di particolare rilievo — si legge nella relazione firmata dal consigliere relatore Giuseppe Borgia — è la sproporzione delle somme corrisposte per le spese tecniche e la direzione artistica» per un importo di circa 20 milioni di euro (quanto pagato allo studio di Fuksas per la progettazione della Nuvola). Ora le toghe contabili potrebbero chiedere di restituire tutte le somme che potrebbero aver causato un danno al pubblico erario.

Fuksas davanti alla NuvolaFuksas davanti alla Nuvola

 

Sul punto si è già difeso a più riprese Massimiliano Fuksas, che tra il 2008 e il 2013 aveva ricevuto più di 4 milioni e mezzo di euro in qualità di direttore artistico della Nuvola salvo poi rompere con Eur Spa ed essere sollevato dal suo incarico dopo una diffida del rappresentante della Corte dei conti interno al consiglio di amministrazione dell’ente partecipato dal ministero dell’Economia e dal Comune.

 

«L’Authority ha perfettamente ragione tranne che sui miei onorari», aveva spiegato l’archistar subito dopo la pubblicazione del referto. Poi, sui ritardi: «Ho iniziato a lavorare al progetto della Nuvola nel 1998, ho vinto il concorso nel 2000, i lavori sono iniziati solo nel 2007 e ancora non sono finiti. Nel frattempo si sono alternati quattro sindaci, quattro amministratori delegati e quattro presidenti di Eur Spa. Marino ha dichiarato che sarà pronta nel 2015? Io non ne so nulla. Posso solo dire che così come stiamo oggi non credo proprio che sarà finita».

il cantiere della Nuvola di Fuksas il cantiere della Nuvola di Fuksas

 

E parte del ritardo è stato causato dalle lungaggini burocratiche del Campidoglio per l’acquisizione dei titoli edilizi da parte di Eur Spa. A evidenziare «una cronologia dei passaggi attraverso i vari organi del Comune connotata da tempi eccessivi e relativamente ai quali non sono state fornite adeguate motivazioni» è sempre l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Un punto che la Corte dei conti potrebbe tenere a mente al momento di individuare le singole responsabilità per gli sprechi e i ritardi della Nuvola.