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COS’HANNO IN COMUNE LE NUOVE STELLINE DELL’HARD, GAL RITCHIE E ADA LAPIEDRA? LE LORO MAMME SONO ORGOGLIOSE DELLE RISPETTIVE CARRIERE NEL PORNO - BARBARA COSTA: “LE LORO MADRI SONO LE PRIME A SEGUIRLE DEGLI EXPLOIT SESSUALI SUI SET (I FILM SE LI GUARDANO) E, TRANNE UN MINI SCONCERTO INIZIALE, HANNO AVUTO NULLA DA RIDIRE ALLA NOTIZIA CHE LE LORO PARGOLE VOLEVANO SFONDARE NEL PORNO. LA LORO È UN’ECCEZIONE O SONO LA PUNTA DI DIAMANTE DI UNA NUOVA GENERAZIONE DI MADRI CHE VEDONO E GIUDICANO IL PORNO UNA BRANCA DELLO SHOW-BUSINESS COME UN’ALTRA?”
Barbara Costa per Dagospia
Mamma lo sa! Ed è contenta! E nonna pure! A dire il vero nonna non ha ben capito cosa è e cosa fa, una nipote pornostar, però “ha visto l’Oscar!”, e quindi ′sto porno una roba che fa e porta risultato è. Per forza.
Se c’è un aspetto che distingue le nuove pornostar o quantomeno alcune, è la loro avversione a nascondere, in famiglia, le loro porno ambizioni, e talenti. Non se ne vergognano, e lo rivendicano. E per prime a mamma lo dicono, che vogliono fare le pornostar. Ci sono ora attrici nuove, che, maggiorennissime e svezzatissime, non lo celano alla mamma quel che fanno, di grazia non ritrovandosi una megera bigotta che le sconsiglia, le opprime, le deride, le disereda.
Sarà un effetto collaterale di OnlyFans, sarà certamente che, coi social, cosa vuoi più tacere, e però andiamo per esempi concreti: Gal Ritchie e Ada Lapiedra sono rispettivamente Best New Porno Starlet, e Best New Pornostar non USA. Gal è inglese, di un paese da 2000 anime presso Brighton. Ada è spagnola, di Lleida, ma si è trasferita a Barcellona da tempo.
Gal e Ada hanno due corpi con niente in comune tranne, ma è un mio parere, un eccessivo uso di filtri fotografici, ma sono fortuna loro accumunate da mamme che ne gioiscono, se le loro figlie si fanno strada a forza di gran sc*pate professionali. Sono orgogliose di avere figlie che consapevolmente si mettono contro lo stigma che la società gli dà perché, coscienti e fiere, aprono gambe e sesso al maschio per valori e autorità non socialmente approvato.
Figlie di mamme le prime a sapere dei loro vittoriosi Oscar, e le prime a seguirle nei loro exploit sessuali sui set (le seguono nel senso che se li guardano) e mamme che tranne un mini sconcerto iniziale, hanno avuto nulla da ridire alla notizia che le loro pargole volevano provare a sfondare nel porno. E allora: la loro è una genitoriale eccezione, o sono la punta di diamante di una nuova generazione di madri che vedono e giudicano il porno una branca dello show-business come un’altra?
Questa loro inedita apertura mentale dipende dai tempi, social, o è loro peculiarissima qualità? Vediamo: la madre di Gal Ritchie ha un lavoro ben rimunerato, è una prof. universitaria, che fin da piccola ha cresciuto Gal a spettacoli di burlesque, e che a quanto pare non ha fatto una piega quando la sua "bambina" le ha detto che lasciava il suo posto da sviluppatrice di software per fare, prima del porno, la dominatrice BDSM. Un progetto che, non come qui in Italia, dove chi è dell’ambiente BDSM lo sa e me lo dice e lo denuncia, che le mistress sono la gran parte delle scappate di casa: in Inghilterra se vuoi fare del BDSM il tuo mestiere te ne vai alla "London School of Domination". Come ha fatto Gal.
Lì dopo 6 mesi di mazzo e se superi il corso ti porgono un attestato da mistress professionista. E lì ti insegnano non soltanto a dominare il tuo sub (schiavo), in qualsiasi fetish maniera, ma anche nozioni di salute e sicurezza e primo soccorso. Le mistress che escono dalla "London School of Domination" trovano lavoro in posti (in gergo dungeon) facoltosi, con clienti facoltosi, clienti difficili, e molto esigenti.
E se Gal ha lasciato il BDSM il più pagato per il porno, è perché non ne poteva più dei suoi pretenziosi schiavi-clienti: per lo più richiedenti sessioni di dominazione con copioni elaborati, lunghi, da studiare, da interpretare, che hanno stufato Gal. Lei ha capito che “quello che fa per me è la routine, un lavoro h. 9-17, e se è una routine sessuale, e porno, tanto meglio!”.
E pure Ada Lapiedra ha lasciato il suo posto in banca, per il porno, e pure la mamma glielo fa notare che, grazie al porno, “mi sono svegliata, sono maturata, ho superato le mie paure, come quella di viaggiare, e da sola”. Il discredito sociale che gli altri danno a chi fa porno? “C’è, ma io la penso così: essere un’attrice porno non ti sminuisce in nulla e, se lo sei, sei valida tanto quanto chiunque altro”.
Mi stavo dimenticando che la mamma di Gal ha fatto salti di gioia pure alla notizia che la figlia si è beccata un altro Oscar del Porno, quello per Best Orgia, e per il "20x20" by Brazzers. Vuoi mettere? Sono soddisfazioni.
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