CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE…
Estratto dell’articolo di Alessio Gemma per “la Repubblica”
VINCENZO DE LUCA GIORGIA MELONI - BAGNOLI NAPOLI
Il format è stato sperimentato questa estate. Vincenzo De Luca, testimonial contro l’Autonomia differenziata, in giro nel profondo nord. Per denunciare a modo suo gli effetti nefasti del regionalismo in salsa leghista tra Como, Verona, Bergamo. Al di là del favore della platee incrociate, l’esito in Corte costituzionale che impallinò a novembre la legge Calderoli, deve aver galvanizzato non poco il presidente della Campania.
Che ora sta studiando il tour per raccontare “l’ingiustizia” subìta in queste ore sul terzo mandato. Il plot è ormai noto: il governo che impugna la norma regionale che gli consente di ricandidarsi, che «ha paura di far votare gli elettori», la legge non «uguale per tutti» visto che la simil norma in Piemonte è stata ignorata dalla premier Meloni.
[…] la campagna d’Italia, ma soprattutto in Campania - anticipano i suoi – è stata annunciata venerdì: «Utilizzeremo i mesi che abbiamo davanti – ha detto il governatore per promuovere una grande esperienza democratica nel nostro Paese: mesi di battaglia politica nazionale. Cercheremo di spiegare ai giovani cosa è una democrazia viva e non quella della politica politicante».
Altro che asserragliato nel Palazzo: pronto a calcare le piazze, e i palcoscenici delle tv nazionali. «Governatore di strada», è la battuta che circola all’ombra del Vesuvio. Come contrappasso rispetto all’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris - nemico giurato all’epoca di De Luca - che si inventò la formula quando fu sospeso dalla carica per effetto della legge Severino.
Se poi dovesse andar male in Consulta, questo movimento d’opinione potrebbe tradursi in una base di consenso verso le Politiche tra due anni: De Luca candidato a Roma, giocoforza. «Ma mica fa un partito», premettono i suoi. Una exit strategy sì. Che poi è quella che cercano in tanti in Campania, a partire dal centrosinistra.
gaetano manfredi e roberto fico
Perché con la corsa solitaria di De Luca, in attesa del verdetto della Consulta, si complica la ricerca di un candidato unitario per M5s e Pd. Sarebbero in ribasso le quotazioni di Roberto Fico, ex presidente della Camera: nome che per la Regione sembra la naturale prosecuzione del “modello” già sperimentato al Comune di Napoli con Gaetano Manfredi. […]
Il fatto è che negli ultimi incontri tra il commissario Pd campano, Antonio Misiani, e i partiti della coalizione – Azione, Italia Viva, Verdi – sono fioccati dubbi su una candidatura M5s. Non solo.
VINCENZO DE LUCA VS ELLY SCHLEIN - ILLUSTRAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO
Nel Pd e nei 5stelle c’è ancora chi spera in una “trattativa” con De Luca per farlo desistere. Come? Togliendo magari dal tavolo Fico inviso al governatore. E offrendo garanzie a De Luca sui progetti a lui cari, 4 miliardi di fondi di coesione: con un nome più dialogante.
L’identikit porta per ora al vicepresidente della Camera Sergio Costa. Mentre a destra – con Fratelli d’Italia che punta il Veneto – c’è Forza Italia che reclama la Campania: scalpita l’eurodeputato Fulvio Martusciello.
VINCENZO DE LUCA SERGIO COSTAroberto fico
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