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TOGHE CONTRO GOVERNO, SCAZZO CONTINUO – IL PRESIDENTE DELL’ANM, GIUSEPPE SANTALUCIA, ATTACCA LA “NORMA-BAVAGLIO” CHE IMPEDISCE AI GIORNALISTI DI PUBBLICARE IL TESTO DELLE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE: “CREARE UN SEGRETO NEL NOME DELLA RISERVATEZZA È UNA PERICOLOSA DERIVA. UN ESEMPIO? L’ARRESTO DI CECILIA SALA IN IRAN. AVEVAMO SAPUTO SOLO CHE AVEVA “VIOLATO LE LEGGI ISLAMICHE”. NEL REGIME IRANIANO SI PUÒ FARE, MA IN UNA DEMOCRAZIA BISOGNEREBBE DARE CONTO DEL PERCHÉ UN SOGGETTO VIENE ARRESTATO...”

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Giuseppe Santalucia - presidente anm

(ANSA) - "Si è poco riflettuto sul fatto che è assai pericoloso non sapere cosa avviene nelle indagini preliminari. Creare muri e barriere non è la cosa migliore. Un esempio? Un mese fa circa è stata arrestata Cecilia Sala in Iran.

 

Quello che avevamo saputo è che aveva violato le leggi islamiche. Io credo che sapere perché un soggetto viene privato del suo diritto alla libertà sia la principale garanzia che quel potere viene esercitato bene. In Iran si può dire 'ha violato le leggi', in una democrazia bisognerebbe dare conto del perché un soggetto viene ristretto nella sua libertà personale".

 

bavaglio ai giornalisti

Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia al convegno al Consiglio dell'Ordine dei giornalisti 'Giustizia, informazione a rischio', in merito alla cosiddetta norma-bavaglio, per impedire ai giornalisti di pubblicare il testo delle ordinanze di custodia cautelare. "Una pericolosa deriva è creare un segreto nel nome della riservatezza", ha sottolineato Santalucia.

proteste contro la legge bavaglio

giuseppe santalucia carlo nordio