ursula von der leyen il suicidio della pace cover

LA DECADENZA DELL’EUROPA ORMAI RASSEGNATA A FARE L’IMBUCATA AI PARTY DELLE GRANDI POTENZE – DALLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA AL CONFLITTO IN MEDIO-ORIENTE, UN LIBRO SPIEGA IL CROLLO DELL'ORDINE INTERNAZIONALE LIBERALE E LA FINE DEFINITIVA DEL PRIMATO DELL’OCCIDENTE. I BRICS (BRASILE, RUSSIA, INDIA, CINA, SUDAFRICA) E ISRAELE RIDEFINISCONO L'ORDINE MONDIALE, SEGNANDO L'AVVENTO DEL MULTIPOLARISMO...

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donald trump e ursula von der leyen dopo il bilaterale al g7 in canada

Stefano Mannoni per milanofinanza.it - Estratti

 

Piovono bombe che esplodono nelle viscere della terra. Sfrecciano missili ipersonici che colpiscono tanto le infrastrutture militari che civili. Gli europei si sono risvegliati, dopo 25 anni di torpore, e hanno scoperto che la guerra è tornata. Non è una novità.

 

 

 

(...)

Dobbiamo allora scavare rifugi antiatomici in giardino come fecero alcuni al tempo della crisi dei missili di Cuba del 1963? La risposta è negativa. Raramente la storia si ripete due volte. Ma ciò che è certo è che la grande, arrogante, utopia degli anni 90 di un mondo a guida unipolare degli Stati Uniti all’insegna di un inarrestabile cosmopolitismo economico e culturale è crollata definitivamente.

luiz inacio lula e vladimir putin

 

Ci possiamo scordare il tempo degli interventi umanitari all’insegna dei diritti fondamentali. Possiamo togliere dal congelatore in cui era stata relegata la sovranità statale, che si riprende una spettacolare rivincita. Dobbiamo rassegnarci alla fine definitiva del primato dell’Occidente, contestato e ripudiato, come ipocrita e doppio pesista, da potenti identità nazionali che hanno piantato solide radici.

 

L’analisi del nuovo libro di Alessandro Colombo

Ma in che direzione andiamo allora? Per capirlo è preziosa la lettura dell’ultimo libro dell’eminente studioso di relazioni internazionali Alessandro Colombo [Il suicidio della pace. Perché l’ordine internazionale liberale ha fallito (1989-2024), Raffaello Cortina, 2025] che non tratta con i guanti il lettore, stordito da decenni di manipolazione dell’informazione.

 

alessandro colombo cover

 

I sintomi del crollo si vedevano da tempo. I penosi e sanguinosi fallimenti in Iraq e Afghanistan, la crisi finanziaria del 2008, il Covid non sono stati interpretati per quello che erano: ossia, segni di un sistematico cedimento della sicurezza internazionale guidata dall’egemonia degli Stati Uniti.

 

 

URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI - VERTICE SUL PIANO MATTEI PER L AFRICA - FOTO LAPRESSE

L’auto-affermazione dei Brics e Israele sanciscono la nascita del multiporalismo

Se astraiamo per un momento dalla ovvia condanna dello spargimento di sangue di Putin in Ucraina, capiamo che la partita per la Russia era ben più importante che riacquistare una manciata di territori. Era invece quella di rivendicare alla Russia di Pietro il Grande il diritto di sedersi al tavolo delle superpotenze, senza essere trattata con condiscendenza dai ricchi occidentali.

 

URSULA VON DER LEYEN RICEVE IL PREMIO CARLO MAGNO

Stesso discorso per Israele. La posta in gioco qui era quella di affermarsi una volta per tutte come la potenza egemone del Medio Oriente grazie a una strabiliante manifestazione di potenza militare e senza alcun riguardo per il rispetto del diritto internazionale, sia esso a beneficio dei palestinesi, dei libanesi o degli iraniani. Il medesimo fenomeno si sta verificando nell’indo-pacifico dove India e Cina si contenderanno l’egemonia regionale a colpi di imponenti dimostrazioni muscolari.

 

putin trump netanyahu

Persino il Brasile e il Sudafrica hanno capito che possono giocarsi le carte di imporsi come potenze egemoni nel grande spazio in cui sono collocati. Siamo quindi in presenza dell’avvento del multipolarismo, del ritorno di una sovranità proiettata all’esterno dei suoi confini per conquistarsi vassalli, di una inevitabile decadenza dell’Europa, destinata a rassegnarsi al ruolo di invitato bene educato al party delle grandi potenze regionali. 

zelensky putin rutte