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ETERO? GAY? FLUIDI? L'UNICA CERTEZZA DEL DELITTO VARANI È LA DROGA. ROMA È DIVENTATO UN COCA-MARKET CHE NON CHIUDE MAI. E LE NUOVE SOSTANZE HANNO CAMBIATO TUTTO - MANUEL FOFFO, IL 'BRAVO RAGAZZO', ERA STRAFATTO DI SHABOO, USATA DAGLI EX COCAINOMANI ORMAI INSENSIBILI AGLI EFFETTI DELLA 'NEVE' - MARCO PRATO PREFERIVA LA DROGA-STUPRO GHB - LUXURIA: 'SONO STATA A UN FESTINO CHEM-SEX, SEMBRAVANO ZOMBIE CHE SI DISTRUGGONO'

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LUCA VARANILUCA VARANI

1.LA GRANDE NEVICATA SU ROMA IL COCA-MARKET NON CHIUDE MAI

Lorenzo D’Albergo per “la Repubblica - Roma

 

Il microonde trilla, il piatto è bollente. La polvere bianca si stende più facilmente con il calore e, picchiettando con una patente, una tessera sanitaria o una carta di credito, è facile realizzare righe lunghe pochi centimetri. Il resto viene automatico: un colpo e via.

 

SHABOOSHABOO

Una volta iniziato il festino, basta ripetere. Proprio come hanno fatto i due killer del Collatino con i loro 1.500 euro di cocaina. Per tre giorni Manuel Foffo e Marco Prato si sono chiusi al decimo piano di via Igino Giordani 2 con il loro carico di “merce”, senza chiudere occhio. E non erano soli: in quelle stesse ore a Roma altre migliaia di persone li imitavano. Senza uccidere, ma comunque foraggiando un mercato che non dorme mai.

SHABOOSHABOO

 

In strada, nei locali, messa in movimento dal pusher di fiducia e dalla loro rete di fornitori: la cocaina scorre senza soluzione di continuità nelle vene della città. Il pomeriggio e la sera è sempre in funzione il sistema di vedette di San Basilio, mentre alle case popolari di Tor Bella Monaca l’acquisto è possibile a qualsiasi ora del giorno e della notte. Basta citofonare all’interno giusto. Una rubrica ben fornita è indispensabile al Casilino, al Collatino e al Tiburtino. Mentre al Pigneto lo smercio avviene direttamente sotto casa degli ormai esasperati residenti.

 

shaboo la metanfetamina dei filippinishaboo la metanfetamina dei filippini

Dall’altra parte della barricata ci sono invece le forze dell’ordine. Gli sforzi di polizia e carabinieri aumentano ogni anno. Nel 2014 sono stati sequestrati 48 chili di cocaina. Il boom è arrivato lo scorso anno, con 721 chili sottratti al controllo della criminalità organizzata e della loro ragnatela di spacciatori.

 

Nei primi due mesi e mezzo del 2016, poi, la bilancia segna già quota 23 chili. Chi contrasta lo spaccio è costretto a operare sottotraccia. È abituato a colpire al momento giusto. E ogni giorno lavora per cancellare un adagio fin troppo noto agli specialisti dell’antidroga: «Per ogni grammo sequestrato, ce n’è uno che finisce nelle tasche dei consumatori ».

 

cocaina  2cocaina 2

Già, i consumatori: nel 2015, agenti e militari dell’Arma ne hanno segnalati 605 al Nucleo operativo tossicodipendenze della prefettura. Solo otto sono minorenni, mentre la maggioranza ha più di 30 anni. In 90 sono stati pizzicati mentre mixavano la cocaina con anfetamine, cannabis, crack, ecstasy, ketamina, oppiacei, eroina, hashish o marijuana.

marco prato  marco prato

 

La nuova moda è il policonsumo: «Chi compra stupefacenti tende sempre di più a sperimentare un’assunzione multiforme – spiega Mariangela Canale, dirigente della sezione antidroga della squadra mobile – perché cercano sensazioni diverse per dare risposte a un malessere diffuso. Non è più tanto la quantità a preoccupare, quanto la varietà delle sostanze che si possono trovare sul mercato».

 

Sì, perché il vocabolario del cocainomane si è arricchito negli ultimi anni. È cambiato. Non esiste più soltanto il “cinquino” (5 grammi), il “pezzo” (1 grammo) o lo “zerocinque” (mezzo grammo). Con 70 euro si compra un grammo. Con 40 euro, mezzo. Così il pusher rischia di andare in pensione. Nell’era del web 2.0 e dei social, infatti, lo sballo viaggia anche in rete. Le droghe sintetiche, compresi i cristalli di metanfetamina che sono stati trovati anche in casa Foffo, si acquistano facilmente online.

 

LUCA VARANI E IL PADRE DI MANUEL FOFFO A PORTA A PORTALUCA VARANI E IL PADRE DI MANUEL FOFFO A PORTA A PORTA

Come funzionava un tempo per i rave, anche qui vale la regola del passaparola. «I nuovi stupefacenti – continua la dirigente antidroga – si trovano su siti “proprietari”. Per accedere bisogna conoscere l’indirizzo esatto. Si tratta di pagine registrate solitamente da società estere con sedi in Cina, a Dubai, a Panama, in Olanda oppure in paesi dell’Est, dall’Ucraina alla Polonia. Con le rogatorie internazionali, però, la polizia postale riesce a oscurarle».

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Un lavoro certosino per evitare che soprattutto i giovanissimi (8 studenti romani su 10 fumano cannabis o altre droghe, come denuncia il consigliere regionale Michele Baldi rilanciando il rapporto Ceis Don Picchi basato su un campione di tremila liceali capitolini) possano entrare in possesso dei nuovi stupefacenti facendoseli spedire direttamente a casa. In pacchetti ovviamente camuffati.

 

La cannabis sintetica viene fatta passare per incenso. Il mefedrone, simile alla cocaina, viene pubblicizzato come fertilizzante. La ketamina, altra droga da discoteca, si vende come anestetico veterinario. Poi c’è il ghb, la droga dello stupro, che si spaccia per solvente per lavare automobili. Dell’ultima sostanza si trovano tracce anche nell’Alcover: soprannominato “metadone degli alcolizzati”, a pochi minuti dalla mattanza è stato versato nel drink offerto a Luca Varani da Prato e Foffo.

 

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L’indagine sui capelli e i peli pubici dell’ultimo diranno anche quanti cristalli di shaboo ha assunto prima di uccidere. È la droga che gli ex cocainomani, ormai insensibili agli effetti della “merce”, utilizzano per sballarsi e dire addio al sonno, alla stanchezza, alla fatica e alla fame. Provoca disturbi psichici, allucinazioni, stati confusionali ed è una delle sostanze che mira a rosicchiare lentamente il primato della cocaina. Nel 2014 ne sono stati sequestrati pochi etti. Nel 2015, sommando tutte le nuove droghe sintetiche, il conto è salito a 6,5 chili.

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Un aumento che segnala un mercato in continuo fermento. L’ultima tendenza in materia di droghe e stupefacenti è stata scoperta lo scorso lunedì dai carabinieri: in un appartamento di Torpignattara, i militari dell’Arma hanno trovato 1.200 pasticche di Spasmo Proxyvon Plus. È un medicinale indiano, costa poco e ha effetti simili a quelli dell’eroina. Caratteristiche che, secondo gli investigatori, hanno già fatto rizzare le antenne dei “policonsumatori”. Perché Roma non si fa più solo di cocaina.

 

 

2.IL CONSUMATORE:“PER LE MIE SERATE BASTANO 70 EURO IO LA COMPRO QUI...”

Lorenzo D’Albergo per “la Repubblica - Roma

 

«Prendi una sigaretta, la bagni con la saliva e la passi sulla coca. Prima di dare una botta, io mi faccio sempre un “cicchetto”. L’effetto sale subito. Stai bello teso, ti isoli da tutti i problemi». Marco (nome di fantasia) è un over 40. Il suo rapporto con le droghe è iniziato da giovanissimo: rave, pasticche, shaboo. «Tutto tranne l’eroina», assicura.

 

Sull’omicidio Varani ha le idee chiare: «Quei due mica hanno ucciso per colpa della merce (la cocaina, ndr). Ti fa stare bene, andresti avanti per una settimana. Al massimo la gente va un attimo in paranoia. Ma di certo non ti fa fare quelle cose ».

 

Foffo e Prato hanno speso almeno 1.500 euro per il loro festino. A quanta cocaina corrisponde?

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«Avranno comprato 20 grammi. Poi ho letto che hanno bevuto. Se intervalli merce e alcol, puoi andare avanti per giorni».

 

A chi possono essersi rivolti i due killer?

«Allora, intendiamoci: la cocaina si compra ovunque. Basta che ti fai un giro al Pigneto. Allo stadio, nelle curve, pure si trovava facilmente. Nei locali, per esempio a via Libetta, c’è sempre qualche pusher. L’unico problema è che in giro rischi di comprare l’intonaco, come lo chiamo io. Ma se stai a secco, ti accontenti».

 

Quella buona, allora, dove si compra? Quanto si spende?

«Dal pusher di fiducia. Quando la compri la prima volta l’importante è che sia di qualità standard. Se ti danno quella ottima, quando diventi cliente iniziano a fregarti. Con 70 euro si compra un grammo, basta per una serata. Oppure 40 euro per uno “zerocinque” (mezzo grammo). L’importante è che sia tagliata bene. Il pusher amico ti ci mette la mannite, un lassativo».

 

Le piazze giuste quale sono?

«La merce buona arriva dai porti del Sud, oppure a Ostia o a Fiumicino. A Tor Bella Monaca ci sono case in cui gli spacciatori lavorano h24. Bussi e hai quello che ti serve. Si danno il cambio. Tempo fa i pusher si facevano anche i viaggi in macchina in Olanda».

il palazzo dell omicidio di luca varani al collatinoil palazzo dell omicidio di luca varani al collatino

 

Ma per “fare serata” non bastano un paio di drink?

«La cocaina ormai è una droga normale. Poi a me piace. L’importante è avere la testa giusta (dice proprio così, ndr) altrimenti si fa la fine di quei due».

 

 

3.LO PSICANALISTA VAGLICA: “ANAFFETTIVI D’OGNI ETÀ USANO QUELLE ‘RIGHE’ COME ANTIDEPRESSIVI”

Lorenzo D’Albergo per “la Repubblica - Roma

 

«Anaffettivi, incapaci di confrontarsi con le difficoltà quotidiane e perennemente alla ricerca del piacere immediato. Si può dire che il cocainomane abbia un solo vero oggetto d’amore: la droga». A tracciare l’identikit dell’assuntore medio è Andrea Vaglica, psicoanalista specializzato anche in tossicodipendenze: «Sono persone in continua fuga dalla realtà».

 

Com’è cambiato il profilo sociale di chi fa uso di sostanze stupefacenti?

«Negli anni Settanta c’era la scelta del tipo di droga in base all’effetto ricercato. Oggi questo non esiste più. L’importante è arrivare allo sballo il più rapidamente possibile. La cocaina, però, dà forza solo in apparenza, perché crea dipendenza: quando l’effetto cala, arriva uno stato simile alla depressione. E allora se ne prende ancora. Ma uscirne è possibile: la motivazione, però, deve essere fortissima».

 

Che età hanno i suoi pazienti?

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«Non ho mai avuto minorenni. In media hanno tra i 25 e i 35 anni e sono di tutte le fasce sociali. La cocaina non è più la droga dei vip. La maggior parte dei pazienti dice di assumerla come fosse un antidepressivo, per la sua sensazione euforizzante. Il problema del cocainomane infatti è apparire “fico” agli occhi degli altri. Non è un caso che tanti assuntori siano gli occasionali del venerdì e del sabato sera. Si esce con gli amici, si va in trattoria e poi in discoteca. Nel mezzo si prende la cocaina».

 

Che ha sostituito l’eroina.

«Negli anni Ottanta e Novanta l’eroina si prendeva per provare sensazioni simili a quelle di un orgasmo. Adesso, invece, la logica è cambiata: “Devo essere sveglio, potente”. Si cerca un piacere infantile. Tutto e subito per fuggire dalla realtà. I legami affettivi intanto vengono lasciati sullo sfondo. L’unico motore diventa la cocaina e la frequentazione di chi può averla».

 

La stessa logica vale per Foffo e Prato, i due giovani accusati del delitto nella casa al Collatino?

ROMA DELITTO COLLATINOROMA DELITTO COLLATINO

«Il loro è un caso limite. Non c’è solo un disturbo, ma un problema psichiatrico. Non sono un giudice, ma per quei ragazzi la cocaina sembra essere diventata una forma di difesa. “Non siamo stati noi, ma è stata la droga”. Secondo me, invece, la cocaina in questa vicenda è solo un’aggravante ».

 

 

4.LUXURIA: SONO STATA A UN FESTINO DI CHEM-SEX, SEMBRAVANO ZOMBIE

Estratti dall'intervista di Pierluigi Diaco a Vladimir Luxuria dal settimanale "Oggi" - www.oggi.it

 

vladimir luxuria vladimir luxuria

Vladimir Luxuria ha ammesso di conoscere superficialmente Marco Prato, uno dei due assassini, come “amico di Facebook”, e lanciato, con coraggio, un allarme: «Ci sono sempre più persone, amici o conoscenti uniti dagli stessi gusti sessuali e dal consumo di droga, che organizzano feste private a casa e poi mandano gli inviti sui social. È una maniera, la loro, per sentirsi al sicuro, per non essere controllati, e spesso esagerano, ma qui si è davvero oltrepassato il limite. Bisogna mettere in guardia tutte queste persone sui pericoli veri ed effettivi che tale uso comporta».

 

La sessualità e le sue infinite variabili tornano a fare notizia, stavolta condite da sangue, odio e follia.

 

«Putroppo, sul caso Varani, la miscela è veramente esplosiva. Perché ritorna il senso del peccato, della trasgressione e del proibito. Io credo che, tentando di tracciare un quadro della personalità di Prato e Manuel Foffo, ci sia una certa morbosità legata alla curiosità, ovvero alla scoperta di una sessualità complessa e malata vissuta con scarsissima consapevolezza. Qui si parla di una situazione deviata e malata, dove l’uso di droga è solo un' aggravante, perché il gusto di fare del male ha prevalso su tutto».

vladimir luxuria presenta al pubblico del gay village maurizia paradisovladimir luxuria presenta al pubblico del gay village maurizia paradiso

 

Ma se Prato e Foffo fossero state delle persone risolte sessualmente, si sarebbe evitata questa tragedia?

 

«Sinceramente penso di sì. È evidente che questi due avevano un problema di sessualità non risolta che non c’entra niente, e questo va chiarito, con la declinazione per orientamento sessuale. Queste sono persone dalla psiche devastata. Prato, ad esempio, credo soffrisse di bipolarità.  Da una parte il ragazzo di bell’aspetto che riusciva a organizzare eventi importanti anche grazie al suo carisma, dall’altra una persona non risolta che si voleva distruggere e autodistruggersi.

 

Poi c’è questo strano caso di Manuel che, se non fosse tragica la situazione, mi farebbe perfino sorridere. Perché mi sembra che tenga di più a non passare per gay piuttosto che impegnarsi a spiegare a se stesso e ai pm perché avrebbe fatto una cosa così cruda, violenta e ingiustificabile. Come a dire che sarebbe più grave essere gay che un assassino».

 

(...)

 

Proviamo a spiegare cosa sono i party chimici e perché sono una realtà davvero pericolosa

 

«Io una sola volta sono stata a un party del genere, a Londra, circa due anni fa. Sono andata a vedere con i miei occhi questa tristissima realtà perché, essendo la direttrice artistica del Gay Village e una delle animatrici del Muccassasina, mi sono posta una domanda: è vero che molti frequentatori di locali pubblici e feste gay preferiscono ormai organizzarsi da soli, grazie ai social e ai gruppi whatsapp, per vedersi a casa di qualcuno e  fare tre giorni a base di alcool, droga e sesso?

vladimir luxuriavladimir luxuria

 

Insomma festini privati senza quella sicurezza che solo in un locale pubblico può essere garantita grazie a un controllo continuo e assiduo da parte degli addetti. Volevo capire e quindi sono andata a vedere con i miei occhi una realtà a cui neanche volevo credere. Mi sembrava un festino di zombie, gente che sfidava all’estremo la resistenza del proprio corpo».

 

 (...)