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IL TEMPO DELLE PERE (SPOILER: NON SI PARLA DI EROINA) – SONO TRA I FRUTTI PIÙ CONSUMATI IN ITALIA E IN EUROPA, GRAZIE ALLE LORO QUALITÀ NUTRITIVE E AI LORO BENEFICI PER LA SALUTE – PER IL LORO ALTO CONTENUTO DI FIBRE LE PERE AIUTANO LA REGOLARITA’ DELL’INTESTINO E CONTRIBUISCONO A RALLENTARE L’ASSORBIMENTO DEL COLESTEROLO - NON CONTENGONO GRASSI E PROTEINE PER CUI VANNO BENE COME SPUNTINO E SI POSSONO POTENZIALMENTE CONSUMARE OGNI GIORNO, ANCHE SE…
Estratti da gazzetta.it
Le pere sono tra i frutti più consumati in Italia e in Europa, grazie alle loro qualità nutritive e ai loro benefici per la salute. Le pere, infatti, sono particolarmente benefiche per l’intestino grazie al loro alto contenuto di fibre, e quindi contribuiscono a migliorare la regolarità intestinale, come spiega la dottoressa Martina Donegani, biologa nutrizionista e ambassador scientifica di Gazzetta Active:
“Le pere sono molto ricche di acqua, ne contengono oltre l’80%, quindi sono idratanti per l’organismo, supportano la diuresi e la regolarità intestinale grazie al loro contenuto di fibre, presenti soprattutto nella buccia, che si può mangiare lavandola bene e consumando prevalentemente frutta biologica. Le fibre solubili riescono a modulare l’assorbimento degli zuccheri, dei quali le pere sono abbastanza ricche, e contribuiscono anche a rallentare l’assorbimento del colesterolo. Alcune varietà di pere, come quelle dalla buccia rossa o comunque più scure, contengono più antiossidanti e polifenoli, aiutando a combattere lo stress ossidativo. Le pere hanno un discreto contenuto di minerali come il potassio e il rame, mentre a livello vitaminico sono un po’ scarsine: contengono dosi non eccelse di vitamina C e vitamine del gruppo B”.
“Le pere forniscono 35 calorie per 100 grammi, considerando che una pera pesa solitamente tra i 150 e i 170 grammi, e contengono 8,8 grammi di zuccheri per etto. Praticamente non contengono grassi e proteine, come il resto della frutta, per cui vanno bene come spuntino e si possono potenzialmente consumare ogni giorno, anche se si consiglia sempre di variare. Le quantità giornaliere sono quelle tipiche della frutta, quindi 2 o 3 porzioni al giorno” spiega la dottoressa Donegani, che poi prosegue: “Considerando il loro contenuto di zuccheri, chi ha problemi glicemici evidenti può abbinare le pere a una fonte o di proteine o di grassi buoni (ad esempio una pera e una manciata di mandorle o qualche noce) in modo da rallentare l’assorbimento degli zuccheri”.
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