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Estratto dell’articolo di Elena Scarici per il "Corriere della Sera"
Chi lo conosce bene non ha dubbi. «Don Antonio si è innamorato e difficilmente tornerà sui suoi passi». La fede e l’amore, a Barano. In questo piccolo comune sull’isola di Ischia un sacerdote si è isolato. Le voci corrono e hanno il peso del fastidio.
Per questo s’è ritirato a casa della madre: un periodo di «discernimento» nel quale proverà a capire quale sarà la strada da imboccare. Anche se fonti interne alla Diocesi pensano che a questo punto sia difficile tornare indietro, un po’ per la scelta già fatta, un po’ per il grande clamore mediatico che la vicenda ha suscitato. L’ipotesi più accreditata è che lasci il sacerdozio.
Il vescovo di Ischia, monsignore Carlo Villano, lo ha sospeso. Prova a mettere assieme i cocci di una comunità spaccata. La quiete della parrocchia è stata travolta da una storia d’amore: quella di un parroco che si è innamorato di una donna sposata. La storia è nata nella piccola chiesa della Natività di Maria Santissima allo Schiappone (1.500 abitanti), piccolo santuario in collina e meta di pellegrinaggi. Lui è don Antonio Scala, ha 58 anni.
Lei, 17 anni più giovane, è una donna sposata, ha due figli e si occupa di pulizie. Per il sacerdote, ha lasciato il marito. A don Antonio era affidata anche la chiesa di San Giorgio di circa 4.000 fedeli e la vice direzione della Caritas diocesana. [...]
Ma sono tanti quelli che invece si sono sentiti traditi. Torneranno in chiesa? Monsignore Villano prova a mettere insieme i pezzi di una comunità sfilacciata. «Don Antonio è sereno — cerca di spiegare — è in riflessione, un periodo dovuto che lo aiuterà a capire. Va detto che già qualche giorno fa, prima che la notizia scoppiasse, era venuto da me per raccontarmi tutto e che immediatamente si era autosospeso. Ora bisogna lavorare per la comunità. Certo non mi aspettavo tanto clamore».
Il vescovo ha invitato tutti alla discrezione e ha chiesto rispetto per tutte le persone coinvolte. «Si tratta di un caso delicato perché coinvolge anche minori, i figli della donna». E così, ieri sera, nella vicina parrocchia di Sant’Alfonso al Vetoliere, il vescovo ha celebrato messa e presentato il sostituto di Scala (don Carlo Busiello, nominato amministratore parrocchiale, fino alla nomina del successore). Per l’omelia Villano ha scelto tre parole. La prima: «preghiera».
È quella che chiede per il sacerdote e per la comunità. Poi «ascolto». Spiega: «Sono momenti difficili, dobbiamo tenerci per mano e imparare ad ascoltare le fragilità». La terza è «comunione». L’invito, dice, a rimanere uniti «per dare alla comunità la possibilità di non perdersi». Confida nell’amore. [...]
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