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VERIFICAC19 - L'APP PER VERIFICARE IL GREEN PASS
Francesco Bisozzi per "il Messaggero"
A volte si inceppa quando legge i Qr in versione cartacea e poi non funziona sugli smartphone più datati. A pochi giorni dal debutto delle nuove restrizioni legate al Green pass, l'app governativa VerificaC19 mostra già i propri limiti. E a pagarne le conseguenze sono i gestori degli esercizi pubblici dove l'accesso è consentito solo a chi è munito di certificato verde. Sono stati i ristoratori i primi a denunciare anomalie e malfunzionamenti dell'app salva-vacanze con cui si validano i Green pass.
VERIFICA DEL GREEN PASS IN UN BAR DI ROMA
Così il direttore generale di Fipe Confcommercio Roberto Calugi: «Sì, è vero, diversi nostri associati ci hanno segnalato problemi tecnici connessi all'utilizzo dell'app del governo. Capita, a quanto pare, che VerificaC19 vada in tilt quando legge i Qr dei vaccinati e dei tamponati, soprattutto quelli stampati su carta. E sui telefoni più vecchi l'app non gira come dovrebbe, ci dicono i nostri iscritti. A quel punto, di solito, prevale il buon senso: i ristoratori cercano di accomodare all'esterno gli ospiti».
VERIFICAC19 - L'APP PER VERIFICARE IL GREEN PASS
Ma la situazione si complica se si è di fronte a gruppi di più persone e il Green pass di una di queste non viene validato. «In questo caso», prosegue il direttore generale della Federazione italiana dei pubblici esercizi, «si è spesso costretti a mandare via i clienti, a costo di rimetterci». Sulla stessa linea anche Confesercenti: «Pure noi abbiamo ricevuto dai nostri associati diverse segnalazioni. L'app VerificaC19 a quanto ci risulta non sempre funziona correttamente».
VERIFICAC19 - L'APP PER VERIFICARE IL GREEN PASS
AMMINISTRAZIONE NO DIGITAL
Insomma, ancora una volta le lacune della Pubblica amministrazione sul fronte della digitalizzazione si fanno sentire. Come a dire, popolo di santi, poeti e navigatori, ma non di informatici. Del resto, dall'inizio della pandemia, le nostre piattaforme digitali pubbliche sono inciampate in più di un'occasione. Si pensi al sito dell'Inps, che il primo aprile dello scorso anno, quando partì la corsa ai primi bonus anti-Covid, andò in tilt, complice l'assalto degli hacker. Hacker che nei giorni scorsi hanno mandato ko, con imbarazzante facilità, pure il sito della Regione Lazio.
Dunque le mancanze dell'app per validare i certificati verdi costituiscono solo l'ultimo capitolo di un romanzo che va avanti da mesi. Come spiegato da Fipe Confcommercio, un'altra anomalia dell'applicazione governativa risiede nel fatto che non può essere scaricata su tutti i cellulari: «Su quelli più vecchi non sembra funzionare correttamente». Non solo. Società specializzate in cybersicurezza hanno affermato che i controlli eseguiti tramite l'app possono essere facilmente manomessi.
Per esempio, modificando la data di un dispositivo adibito al controllo sarebbe possibile far passare anche certificati scaduti. Una falla, pure questa, che preoccupa. L'app, gratuita, è stata realizzata grazie al supporto tecnologico di Sogei, con il ministero della Salute, il ministero dell'Economia e il ministero per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, in collaborazione con la Struttura commissariale per l'emergenza Covid- 19.
Ma come funzione Verifica C19? L'applicazione permette di verificare l'autenticità e la validità delle certificazioni senza la necessità di avere una connessione internet (dunque è operativa pure offline) e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore. Più nel dettaglio, l'app VerificaC19 legge il Qr Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato.
Dopodiché mostra graficamente al verificatore l'effettiva validità della certificazione, nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell'intestatario del Green pass. In pratica ai verificatori basta inquadrare il Qr Code della certificazione verde Covid-19, che si può esibire in formato cartaceo o digitale, per accertarsi della validità del documento. A meno che, come emerso, qualcosa non vada storto.
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