simona bonafe con salvatore buzzi

UN INCONTRO IN BONAFE’ - DOPO POLETTI, ANCHE LA RENZINA BONAFE’ FOTOGRAFATA IN COMPAGNIA DEL SODALE DI CARMINATI, SALVATORE BUZZI - LA FOTO E’ STATA SCATTATA DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE EUROPEE

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Brunella Bolloli per “Libero quotidiano”

 

anche simona bonafe alla coop di buzzianche simona bonafe alla coop di buzzi

Ora Matteo Renzi fa il duro, usa parole grosse sullo scandalo mafia a Roma. «Quello che emerge fa schifo», dice. «Un sistema di potere corrotto, denari ai politici e non solo. Vale come sempre la presunzione di innocenza per tutti. Ma vale anche l’auspicio che si faccia presto a fare i processi. Perché abbiamo il diritto di sapere chi ha rubato». Il premier sperava di cavarsela con il commissariamento del Pd locale e con il solito ritornello del «chi sbaglia paga», di mettere i suoi nei posti di comando, rilanciare le Olimpiadi a Roma per il 2024, e di chiudere così la partita, scongiurando nuove elezioni a breve.

 

Ma il bubbone sul «Mondo di mezzo» è talmente grande che il fiorentino è dovuto intervenire soprattutto in difesa dei suoi. Le foto uscite in questi giorni, infatti, pur senza alcuna rilevanza penale, imbarazzano in primis i renziani paladini della «svolta buona» che però tarda ad arrivare.

simona bonafe nozze carraisimona bonafe nozze carrai

 

È toccato al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ritratto nell’ormai nota cena del 2010 organizzata dalle cooperative del sodale di Maurizio Carminati, Salvatore Buzzi, e tocca ora l’eurodeputata Simona Bonafè, una delle più vicine a Renzi, fin dai tempi di Firenze e delle primarie per la segreteria dem. La foto che campeggia sul sito della cooperativa “29 giugno” (e che ieri ha fatto il giro del web) è alla luce del sole: ritrae la Bonafè con Buzzi e altri, all’aperto, di fronte a un gruppo di ex carcerati.

 

Siamo in piena campagna per le Europee, l’esponente Pd è capolista per il Centro, voluta dal Rottamatore in persona, e gli appuntamenti politici si susseguono uno dopo l’altro. Lei, infatti, non nega la circostanza e twitta: «In campagna elettorale, tra le tantissime iniziative, ho visitato una cooperativa di ex detenuti. Tutto qui. No a strumentalizzazioni». A organizzare la visita, neanche a dirlo, il Pd di Roma, ben consapevole del potenziale bacino di voti rappresentato dalle coop.

 

SALVATORE BUZZI - LUCIANO CASAMONICA - GIANNI ALEMANNOSALVATORE BUZZI - LUCIANO CASAMONICA - GIANNI ALEMANNO

Bonafé, a differenza del sindaco Ignazio Marino, ha risposto subito all’evidenza dei fatti (e delle immagini). Nessun legame con il socio dell’ex Nar Carminati, ma l’incontro c’è stato, come tanti altri nell’imminenza delle urne. Del resto, in quanto al sistema di rapporti, Buzzi era un maestro indiscusso, riconosciuto da tutti. Con la sua holding di cooperative, 1200 dipendenti e un fatturato lievitato negli anni, movimentava molte persone, cioè voti. Spulciando le carte dell’inchiesta della procura si scopre che proprio dalle coop di Buzzi sono arrivati 30mila euro di finanziamenti per la campagna elettorale di Marino e c’è perfino un video che sbugiarda la tesi del sindaco.

 

MARINO BUZZIMARINO BUZZI

Difficile, insomma, pensare che le cooperative di Buzzi fossero ignote all’ex chirurgo Pd. Di sicuro il vicesindaco, Luigi Nieri, di Sel, gliene avrà parlato perché ogni inquilino del Campidoglio si è trovato, in un modo o nell’altro, a trattare con questi personaggi. Non a caso, ora nei verbali spunta un’intercettazione ambientale in cui Buzzi cita Walter Veltroni, che comunque non è indagato.

 

«No scusa ma se Odevaine (Luca, ex capo di gabinetto del sindaco, ndr) c’ha tutta sta roba, ma Veltroni quanta roba c’ha?», spiega il re delle coop al suo interlocutore. E ancora: «.. Ma vaffanculo... ma quanti soldi si è portato via Veltroni? Si è preso e fatto...». «Un botto», aggiunge Caldarelli (Claudio, un altro degli arrestati, ndr). «Veltroni ha preso i soldi di Odevaine! Perché non li ha presi?», conclude Buzzi. Dalla sinistra estrema alla cena di finanziamento del Pd di Renzi. Confermata la presenza del re delle coop al banchetto milionario dell’Eur con Matteo guest star, crescono i malumori nel partito.

SALVATORE BUZZI E GIULIANO POLETTISALVATORE BUZZI E GIULIANO POLETTI

 

E sebbene Renzi provi a blindare l’ex chirurgo («avanti con Ignazio»), non mancano tra i dem le voci critiche, le stesse di chi, non più tardi di un mese fa, chiedeva un cambio di passo e un azzeramento della giunta capitolina.

 

Insomma, nervi tesi dalle parti del Nazareno. L’ultima rissa è tra il tesoriere renziano, Francesco Bonifazi, e il lettiano Francesco Boccia, che ha detto: «Se il Pd ha preso a nostra insaputa soldi, che vengano restituiti all’amministrazione pubblica». Risposta del tesoriere: «Tranquillo Boccia, Buzzi non ha dato un euro al Pd. Nemmeno tu però nonostante le nostre regole. Ti invio l’Iban via sms». Controreplica: «Ho versato 30mila euro».