PARATIE MOBILI, IDEE ANCHE – SUL MOSE GIAVAZZI HA CAMBIATO IDEA: OGGI IN UN LIBRO SCRIVE CHE È UNA SCHIFEZZA, MA NEL 2006 DICEVA CHE ERA “L’UNICA SOLUZIONE” – CASUALMENTE ERA NEL CDA DI “ARSENALE SPA”

DAGONEWS

 

FRANCESCO GIAVAZZI - DALLA SUA PAGINA FACEBOOK  FRANCESCO GIAVAZZI - DALLA SUA PAGINA FACEBOOK

Altro che premio Capalbio, a Francesco Giavazzi-Cingano bisognerà dare il premio Collegno, nel senso del famoso “smemorato”. Il compagnuccio di articoli di Alesina sarà pure un grande economista, ma è di memoria corta, anzi cortissima. Ha firmato un libro, scritto da Giorgio Barbieri, ruspante giornalista veneto, dall’invitante titolo “Corruzione a norma di legge”, edito da Rizzoli off course, che insieme hanno presentato in giro per l’Italia e con cui hanno vinto la terza edizione del “Premio internazionale Capalbio piazza Magenta”, sezione Economia.

 

CANTIERE DEL MOSE CANTIERE DEL MOSE

Nel libro il genero del fu presidente di Mediobanca sostiene che il Mose è una schifezza. E  per questo l’opera si è meritata le parole di un radical chic come Nicola Caracciolo, presidente della giuria: “Il libro di Giavazzi e Barbieri spiega in modo chiaro e non ideologico quali sono i mali del nostro Paese, che è vittima non solamente di chi viola la legge corrompendo, ma anche di chi modifica le leggi per rendere legale l’accaparramento del denaro pubblico da parte di pochi”. Avrebbe dovuto aggiungere, però, che il Paese è anche vittima di chi cambia facilmente idea e fa finta di niente, anzi grazie al voltafaccia inzuppa pure il biscottino.

venezia progetto mose cantieri x venezia progetto mose cantieri x

 

E già, perché quando l’esimio Giavazzi-Cingano era membro del cda di Arsenale Spa, società del Comune di Venezia creata per il rilancio dell’omonima area lagunare, e voleva a tutti i costi diventarne presidente, aveva un’idea del tutto opposta a quella espressa nel libro. Guardate, per esempio, come titolava l’edizione veneta del Corriere della Sera (giornale su cui l’economista bocconiano da tempo immemorabile scrive, e che dunque mai gli farebbe uno sgarbo) una sua intervista del primo novembre 2006: “Mose unica soluzione”.

GIORGIO ORSONI GIORGIO ORSONI

 

E lui che evoca persino i Dogi: “Ogni qualvolta si poneva un problema di difesa della città, i Dogi scelsero di intervenire direttamente, con opere di difesa simili, in un certo senso, a quella che si propone oggi con il Mose: non sarà forse una soluzione perfetta, ma è senz’altro la migliore tra quelle finora proposte; se qualcuno ne ha di più efficaci si faccia avanti. Ma non si può continuare con l’immobilismo e con la bocciatura di ogni intervento”.

 

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Beh, cosa è successo nel frattempo? Che Arsenale Spa è stata chiusa e che lui non è diventato Doge.