michele emiliano teatro petruzzelli

EMILIANO SE LA CANTA E SE LA SUONA – SCOPPIA UN ALTRO CASO POLITICO IN PUGLIA PER IL PD, PERCHÉ IL GOVERNATORE DEM SI È “AUTONOMINATO” NEL CDA DEL TEATRO PETRUZZELLI DI BARI – L’ANAC LO BACCHETTA E APRE UN’ISTRUTTORIA – EMILIANO SOSTIENE CHE MANTERRÀ IL RUOLO “TEMPORANEAMENTE”, FINO ALL’ARRIVO DI UNA NUOVA GIUNTA REGIONALE. IL CENTRODESTRA ATTACCA: “UNA GESTIONE SPREGIUDICATA DEL POTERE” – IL GOVERNATORE USCENTE È IN UNA FASE SCATENATA: BRIGA PER ESSERE RICANDIDATO IN CONSIGLIO REGIONALE, NONOSTANTE L’OPPOSIZIONE DEL SUO “DELFINO” DECARO...

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PETRUZZELLI, ANAC BACCHETTA EMILIANO «SI È AUTONOMINATO NEL CONSIGLIO»

Estratto dell’articolo di Francesco Petruzzelli per il “Corriere del Mezzogiorno”

 

michele emiliano

BARI La doccia fredda è arrivata nel giorno del suo 66esimo compleanno. Con una bacchettata senza precedenti nella storia degli enti lirici-sinfonici «Emiliano non avrebbe potuto autonominarsi» è in sintesi la tesi circolata da giorni negli ambienti romani e ora arrivata, con enfasi, anche alle latitudini pugliesi.

 

L’Anac, l’Autorità nazionale dell’anticorruzione, ha aperto un’istruttoria sul caso di Michele Emiliano nominato nel consiglio di indirizzo della Fondazione Petruzzelli di Bari. Una questione di possibile inconferibilità e di incompatibilità che l’Autorità ha sollevato su input del ministero della Cultura.

 

michele emiliano

[...] la Regione Puglia - che è tra i soci fondatori della Fondazione - indica Emiliano quale suo rappresentante nel nuovo consiglio di indirizzo, ormai scaduto e oggi in proroga sino al 14 agosto. Ma il decreto non è firmato da Emiliano quindi non si può parlare di «autonomina» in senso stretto, bensì dal vice presidente della giunta, l’assessore Raffaele Piemontese.

 

Un’accortezza non di poco conto con la quale la Regione si sarebbe messa al riparo da eventuali contestazioni. Ma che invece non ha convinto del tutto il ministero tanto da atti re l’Anac e da informare con una nota il sindaco di Bari Vito Leccese, presidente di diritto del Petruzzelli, chiedendo tutti i chiarimenti e le verifiche del caso.

 

MICHELE EMILIANO - ELLY SCHLEIN

Secondo i rilievi ministeriali lo statuto della Fondazione Petruzzelli, fondazione di diritto privato, attribuisce la competenza della nomina, non genericamente alla Regione Puglia (la quale finanzia le attività della Fondazione con un contributo di 3 milioni di euro l’anno) ma direttamente al presidente della giunta. Presidente che, nel caso specifico, finirebbe per rivestire contemporaneamente il doppio ruolo di soggetto che ha decretato la nomina e di nominato.

 

Ma i dubbi riguarderebbero anche il mancato rispetto di un’altra disposizione statutaria secondo cui «i componenti del consiglio di indirizzo esercitano in piena autonomia le loro funzioni e ne rispondono soltanto nei confronti della Fondazione». Quindi in piena indipendenza - una sorta di norma «anti-spoils system» - rispetto ai soci, pubblici e privati, che li hanno scelti.

 

teatro petruzzelli di bari

Dagli ambienti vicini ad Emiliano filtra un cauto ottimismo. Non solo perché il presidente avrebbe confessato di voler restare «temporaneamente» nel Petruzzelli, in attesa del prossimo governo pugliese (quello che sarà decretato dalle urne in autunno), ma anche per un’altra ragione.

 

L’inconferibilità e l’incompatibilità non esisterebbero perché quello del consigliere nel politeama è oggi un ruolo semplicemente onorifico e che non prevede compensi né alcuna gestione di fondi. La riforma che ha cassato i ben più potenti cda degli enti lirici ha infatti istituito i consigli di indirizzo, svuotandoli di fatto di poteri gestionali e affidandone maggiori alla figura del sovrintendente. [...]

 

«GESTIONE SPREGIUDICATA DEL POTERE» IL CENTRODESTRA: UNA DECISIONE GRAVE

Estratto dell’articolo di Giuseppe Di Bisceglie per il “Corriere del Mezzogiorno”

 

michele emiliano

È una muraglia compatta quella che il centrodestra pugliese ha eretto contro la decisione del presidente Emiliano, di nominare sé stesso nel Consiglio di indirizzo della Fondazione Petruzzelli. Una scelta che ha già attirato l’attenzione dell’Anac e che, secondo il centrodestra, rappresenta molto più di una «caduta di stile». Per i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia si tratta dell’ennesimo atto di «gestione spregiudicata del potere» da parte del governatore.

 

Il gruppo - con Renato Perrini, Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Paolo Pagliaro, Tommaso Scatigna e Tonia Spina - attacca: «Era quanto meno palesemente inopportuno che il vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, avesse indicato Emiliano nel Consiglio della Fondazione.

 

Una sorta di controllore e controllato nella stessa persona». L’accusa è grave: «Il consiglio di indirizzo decide come gestire tre milioni di euro regionali. Emiliano assegna quei fondi come presidente e poi ne gestisce l’impiego. Una follia». E l’affondo è sarcastico: «A questo punto, nomini sé stesso anche nel cda dell’Acquedotto pugliese, tanto ormai è chiaro che vuole accentrare tutto il potere».

 

BOSS IN INCOGNITO - MEME BY EMILIANO CARLI

Michele Picaro, eurodeputato FdI, non usa mezzi termini: «Un conto è rappresentare le istituzioni, un altro è considerarle proprietà personale. Il Teatro Petruzzelli non è casa sua». E aggiunge: «Se confermata, questa nomina configurerebbe un evidente cortocircuito istituzionale che alimenta il sospetto di autoreferenzialità e opacità».

 

I[...]

 

Joseph Splendido, consigliere regionale della Lega, annuncia la richiesta di audizione di Emiliano in Commissione: «Qualora fosse accertata l’incompatibilità, ci troveremmo di fronte a un evidente cortocircuito tra i poteri pubblici. La Fondazione Petruzzelli è patrimonio culturale della Puglia e dell’Italia intera, e va tutelata da qualsiasi gestione personalistica o opaca».

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