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Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
Alla fine rischia di essere una storia d’amore, questa dei due ergastolani evasi da un carcere di New York. L’amore verso uno di loro nutrito da una sarta della prigione, che è stata arrestata venerdì perché avrebbe fornito ai due detenuti gli strumenti per preparare la fuga.
LA CACCIA ALL’UOMO
Dallo scorso fine settimana nello Stato di New York è in corso una caccia all’uomo, che sta terrorizzando la popolazione. Due condannati per omicidio, Richard Matt e David Sweat, sono scappati dalla Clinton Correctional Facility di Dannemora, un carcere di massima sicurezza per i criminali più pericolosi. La loro fuga ricorda quella da Alcatraz, diventata un film, perché poco alla volta hanno scavato un buco nel muro, calandosi verso la libertà attraverso una grondaia. Solo che fuori dalla prigione non c’era ad attenderli l’insidioso Oceano Pacifico, con le sue correnti fatali, ma fitti boschi dove nascondersi. Secondo la polizia, Richard e David sono gente spietata, pronti ad usare qualunque violenza pur di salvarsi.
Da una settimana oltre 800 agenti li cercavano, senza una sola traccia utile, fino a quando l’attenzione degli inquirenti non si è concentrata su Joyce Mitchell, una donna di 51 anni che lavorava nella sartoria del carcere. Joyce, detta Tillie dagli amici, è figlia di un noto produttore di carne locale, ma la sua vita non è andata sempre per il verso giusto. Si era sposata nel 1980 con il fidanzatino della scuola, Tobey Premo, ma il loro matrimonio era finito presto in un divorzio pieno di acrimonia.
la cella di david sweat e richard matt
Tobey infatti aveva scoperto che Joyce lo tradiva con Lyle Mitchell, e l’aveva lasciata. Allora Joyce aveva sposato Lyle e insieme avevano avuto un figlio, Tobias, che oggi è nell’Air Force. La vita però era stata dura, al punto che Joyce aveva dovuto chiedere all’assistenza sociale di aiutarla a pagare i conti per crescere il figlio. Poi aveva trovato lavoro insieme al marito nel carcere, dove guadagnava 57.697 dollari all’anno facendo la sarta.
LA COMPLICE
Là aveva conosciuto i due ergastolani, stringendo un’amicizia troppo stretta, al punto di finire sotto inchiesta per un possibile provvedimento disciplinare. Così, quando sono scappati, per gli investigatori è diventato naturale andare a vedere se Joyce ne sapeva qualcosa. Hanno scoperto che aveva fornito loro uno scalpello, un seghetto, un cacciavite, e altri attrezzi usati per scavare la via di fuga. Motivo: si era innamorata di uno dei due, e magari sperava di seguirlo dopo la libertà.
la fuga di david sweat e richard matt
Ora Joyce sta collaborando con la polizia, che venerdì l’ha ammanettata e portata in prigione. Rischia sette anni di carcere come complice, a meno che non riveli i segreti dei due ergastolani, e aiuti la polizia a riprendere o uccidere l’uomo che ama.
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