DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
Riceviamo e pubblichiamo:
Buongiorno, sono Alessandra. Non ho mai scritto ad alcuna redazione ma a questo punto mi vedo costretta a dire come stanno veramente le cose perché da anni, con il politically correct, si difendono le minoranze e si è accusati di razzismo se si toccano alcune problematiche come quest'ultima (http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-prostituzione-va-legalizzata-cosi-disabili-190533.htm) riferita al mondo della disabilità.
Io ho esercitato come escort in casa mia, anche in hotel e a domicilio, per una decina di anni. All'inizio della mia attività non ho escluso alcuna persona, ad eccezione di minori e portatori di malattie infettive o con disabilità psichica. Purtroppo ho dovuto, in seguito, eliminare dalla mia clientela i portatori di disabilità motorie. Questi ultimi non si comportano educatamente come i normali clienti, a parte voler pagare di meno, si rivelano poi abbastanza maleducati sia verbalmente che fisicamente.
A fronte di un normale rapporto a pagamento di 30 minuti fissato a 100€ pretendono di rimanere minimo 1 ora pagando il medesimo rate. Poi non si accontentano delle normali prestazioni, perchè spesso hanno difficoltà di erezione. E così pretendono di baciare in bocca con la lingua, o leccare per ore. Nel mio rate io non concedevo assolutamente il bacio e tantomeno essere leccata. Mi sono così trovata spesso in situazioni di quasi violenza.
Tali persone che comunque prendono pensioni di accompagnamento, oltre ad avere lavoro, devono mettersi in testa che non devono pretendere di pagare meno adducendo come scusa la propria disabilità. Dovrebbero, invece, pagare il doppio, perchè già mi faceva abbastanza schifo vendere il mio corpo agli uomini...
Lettera a Dagospia
Caro Dagospia,
ringrazio la escort alessandra
per aver manifestato il suo pensiero e la sua esperienza sul tema trattato a la zanzara
è esattamente per evitare spiacevoli esperienze - da entrambe le parti - che sarebbe opportuno rendere la professione scelta dalla gentile alessandra un pò più "seria" e non solo un mezzo per procurarsi denaro facilmente sfruttando le pulsioni di qualche allocco.....
se ad alessandra fa così schifo vendere il suo corpo, tanto più a qualche disabile, farebbe meglio a cercarsi un'altra occupazione
ogni lavoro ha la sua dignità...a condizione che ce l'abbia anche chi lo pratica
saluti
Lorenzo Pernetti
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