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"FABBRICHE APERTE ANCHE AD AGOSTO" – L’APPELLO DEGLI INDUSTRIALI DEL NORD (QUELLI CHE VOLEVANO RIAPRIRE SUBITO DURANTE IL LOCKDOWN) - CONFINDUSTRIA PIEMONTE INVOCA UN "PATTO DI RESPONSABILITÀ" IN NOME DEI DANE’ E CON BUONA PACE DEI DIRITTI ALLE FERIE DEI LAVORATORI - IN PIEMONTE NEGLI ANNI SCORSI AD AGOSTO CHIUDEVANO I TRE QUARTI DELLE 36MILA IMPRESE MANIFATTURIERE DELLA REGIONE – “DOBBIAMO FARE IL POSSIBILE PER RECUPERARE IL TERRENO PERSO. SPERIAMO CHE I SINDACATI...”

CLAUDIA LUISE per la Stampa

 

aziende

Il Piemonte è il primo a uscire allo scoperto ma è tutto il fronte industriale del Nord, compatto, a chiedere uno scatto di responsabilità per provare a risollevarsi dopo i mesi di blocco. «Non fermiamo di nuovo l'attività ad agosto, in questo momento la priorità è il lavoro», è l'appello che arriva dal presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli.

 

Il tema dell'apertura in piena estate è stato discusso all'interno di Confindustria nazionale ma ora diventa un argomento concreto su cui ragionare anche con i sindacati.

azienda fallimento 2

 

Lo scopo è creare un «patto di responsabilità» che coinvolga tutti - industriali, sindacalisti e lavoratori - per ridurre le conflittualità e condividere gli sforzi. «Fermo restando il diritto innegabile al riposo, un segnale incoraggiante verrebbe invece dalla necessità di non fermare la produzione: significherebbe che il rimbalzo sperato di ordini e commesse si sta effettivamente verificando.

 

fabio ravanelli

Crediamo che questo sia l'auspicio condiviso tra tutti, imprenditori e lavoratori e nel caso ci sia questa possibilità di recupero, il nostro invito è che tutte le parti coinvolte agiscano con unità d'intenti: serve l'appoggio dei sindacati e l'apporto del welfare, regionale e statale, affinché i lavoratori possano essere messi nelle condizioni di non interrompere l'attività», spiega Ravanelli che si fa promotore di un confronto «aperto e costruttivo» sul tema.

 

produzione industriale

Della stessa idea il collega del Veneto, Enrico Carraro. «Dovremo recuperare la produzione e la produttività perduta, e per farlo serviranno straordinari, turni stringenti. E diciamo chiaro che quest' anno le fabbriche dovranno restare aperte anche ad agosto», afferma il presidente degli industriali veneti. La discussione è aperta e oggi Confindustria Piemonte contatterà i vertici dell'associazione lombarda, veneta ed emiliana per condividere la linea e procedere compatti. Ovviamente la decisione di tenere aperta è lasciata alle singole aziende in base agli ordini che stanno ricevendo e ai ritmi di produzione che necessariamente sono inferiori per rispettare i protocolli di sicurezza.

enrico carraro

 

In Piemonte negli anni scorsi ad agosto chiudevano i 3/4 delle 36mila imprese manifatturiere della regione: 27mila stabilimenti che si fermavano per un mese rimandando le commesse, praticamente più delle fabbriche che sono state chiuse dal lockdown. «Dobbiamo fare il possibile per recuperare il terreno perso. Credo che anche i lavoratori possano condividere la necessità di lavorare ad agosto e sono fiducioso che ci sia la possibilità di firmare accordi sindacali in questo senso», spiega il presidente dell'Unione Industriale, Dario Gallina.

 

bonomi conte

«Spero che anche da parte dei sindacati ci sia lungimiranza nel comprendere la necessità di non perdere ancora terreno rispetto alla concorrenza esterna», sottolinea ancora Gallina. E poi c'è un dettaglio da non sottovalutare: molti lavoratori hanno dovuto consumare parte delle ferie arretrate prima di andare in cassa integrazione, quindi non hanno molti giorni a disposizione. –

 

GIUSEPPE CONTE MAURIZIO LANDINIaziendeaziendeaziendeproduzione industriale