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MOVIDA INSANGUINATA - FERMATI PER OMICIDIO VOLONTARIO I 5 BUTTAFUORI COINVOLTI NEL PESTAGGIO MORTALE DI GIUSEPPE GALVAGNO FUORI DA UNA DISCOTECA A ROMA - QUELLA SERA NÉ CHIAMATE DI SOCCORSO NÉ AIUTI AL 50ENNE ANCORA AGONIZZANTE - E DAL LOCALE FANNO SAPERE: “RIMANIAMO APERTI”
Cristina Palazzo e Giuseppe Scarpa per la Repubblica
Lo show va avanti, anche di fronte a un' aggressione brutale finita in tragedia. Così al locale San Salvador all' Eur, ieri, la prevista serata "la Noche mas Caliente", che va in scena tutte le domeniche, è stata confermata. Anche se qualche ora prima, nella notte tra sabato e domenica, nel vicino parcheggio ha perso la vita il 50enne Giuseppe Galvagno, morte per la quale sono in carcere cinque buttafuori del locale. L' uomo aveva trascorso la serata nel locale con la compagna per ballare sulle note degli anni '70/'80/'90. Poi un urto o un apprezzamento di troppo e si è scatenata la lite con un altro cliente. Prima nel locale, poi all' esterno dove Galvagno è stato pestato e lasciato agonizzante a terra.
A nulla è valsa la corsa verso il Sant' Eugenio, il personale del 118 ha dovuto constatare il decesso prima di arrivare in ospedale. E il tutto è successo, notano gli investigatori, nell' indifferenza dei tanti, che non sono intervenuti a sedare lo scontro, tranne la compagna, un' infermiera, che ha tentato di rianimarlo senza successo. Oggi verrà conferito l' incarico per l' autopsia al pm della Procura di Roma Eleonora Fini. Intanto i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma Eur e il Nucleo operativo della Compagnia di Roma Eur, intervenuti sul posto, stanno portando avanti le indagini per omicidio volontario.
Nessuna menzione di tutto ciò sulla pagina social del locale; nessuna parola neanche sui cinque buttafuori della discoteca per i quali è scattato il fermo. "Con riferimento ai noti fatti di cronaca avvenuti nella notte tra sabato 2/9 e domenica 3/9 si legge sulla pagina social del locale -, ed in risposta ai numerosi messaggi e richieste che ci stanno giungendo, confermiamo la normale operatività del locale secondo la consueta programmazione settimanale.
Seppur profondamente amareggiati per quanto accaduto, comunichiamo che al momento non sono emersi coinvolgimenti né profili di responsabilità da parte del San Salvador e del suo Staff". In molti, però, non hanno apprezzato e sul web la pioggia di critiche non si è fatta attendere. C' è chi ha chiesto più selezione nella clientela, chi invece questa maggiore attenzione l' ha richiesta per il personale e ha contestato vivamente la decisione di non chiudere il locale di fronte a una tragedia simile. Nel mucchio, però, anche messaggi di vicinanza ai dipendenti o chi ha invitato ad attendere l' iter della magistratura che dovrà fare luce su quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica. «Una persona tranquilla, amava stare con gli amici e andare in discoteca».
Così descrive la vittima Michela, sua ex ragazza: «Ci siamo conosciuti proprio al San Salvador tre anni fa e abbiamo avuto una storiella di 2-3 mesi. Non aveva figli e gli piaceva divertirsi. Siamo rimasti amici su Facebook e ci siamo incontrati un anno fa in un' altra discoteca. Poi ci siamo persi di vista. Mi sembrava tranquillo. Non lo vedevo da un po'. Era una brava persona, ogni tanto beveva qualche cocktail in più, faceva il simpatico con le donne, come tanti, ma non era cattivo. Ora stava con una persona ma lei non la conosco. Quando ho saputo del San Salvador ho chiesto, ci conosciamo un po' tutti nel giro ma nessuno sa niente. Erano tutti dentro».
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