liliana resinovich sebastiano visintin

FERMI TUTTI: C’È UNA SVOLTA NEL CASO LILIANA RESINOVICH – PER LA PROCURA, LA DONNA RITROVATA SENZA VITA IN UN PARCO DI TRIESTE NEL 2021 SAREBBE STATA UCCISA DAL MARITO, SEBASTIANO VISINTIN – L’EX FOTOGRAFO AVREBBE AMMAZZATO LA 63ENNE IL MATTINO DEL 14 DICEMBRE 2021, LO STESSO GIORNO DELLA SCOMPARSA – LA DONNA MORÌ PER “UNA SOFFOCAZIONE ESTERNA DIRETTA”. IL SUO CORPO FU TROVATO DENTRO DUE SACCHI DELLA SPAZZATURA, MA IL CASO FU LIQUIDATO COME SUICIDIO…

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Estratto dell’articolo di Alessandro Fulloni per il "Corriere della Sera"

 

liliana resinovich sebastiano visintin

Picchiata dopo essere stata «afferrata». Botte, graffi sulla testa. Le mani sul volto, per soffocarla. Liliana Resinovich sarebbe stata uccisa così. E il giorno della sua morte sarebbe stato il 14 dicembre 2021, proprio quello della sua scomparsa, quando alle 8.30 uscì di casa, al civico 2 di via Verrocchio, a Trieste, per i consueti due passi.

 

A descrivere come avvenne il delitto è un documento della Procura pubblicato da Il Piccolo. Nelle carte giudiziarie […] viene accusato il marito, l’ex fotografo Sebastiano Visintin, dallo scorso aprile iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio della moglie di 63 anni.

SEBASTIANO VISINTIN LILIANA RESINOVICH

 

[…] Visintin avrebbe «aggredito» la donna, un’ex impiegata regionale, «all’interno del parco in prossimità di via Weiss» dove poi lei sarebbe stata trovata diversi giorni dopo, il 5 gennaio 2022. Il cadavere dentro due sacchi della spazzatura, nessun segno apparente di violenza.

Non fosse stato per l’opposizione del gip Luigi Dainotti, che poi dispose nuove e approfondite indagini, il caso sarebbe stato archiviato come suicidio.

liliana resinovich 3

 

[…] Liliana morì «per una soffocazione esterna diretta». Uccisa, insomma. Adesso la Procura va avanti, delinea una possibile descrizione dell’omicidio. L’aggressione — si legge nell’atto notificato a difesa e parti offese tra cui il fratello della donna, Sergio — sarebbe avvenuta «con afferramenti, compressioni, percosse, urti e graffi». Tutto indirizzato «in diverse sedi del capo, alla mano destra, al torace, e agli arti». La conseguenza è la stessa della super-perizia: morte per soffocamento dovuta «all’afferramento e alla compressione del volto della vittima».

 

Visintin, stando all’ipotesi accusatoria, avrebbe intercettato la moglie subito dopo piazzale Gioberti, dopo che la telecamera di un autobus aveva catturato la sua ultima immagine. Gli accertamenti proseguiranno con l’ascolto di Sterpin, che conosceva Liliana dagli anni Settanta, quando lui l’alleneva per la maratona. Al suicidio ha sempre detto di non averci mai creduto.

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il post di sebastiano visintin sulla moglie liliana resinovich