“L’AUDIO DI RAOUL BOVA VA ELIMINATO SUBITO DAL WEB” – E’ QUANTO HA DISPOSTO IL GARANTE DELLA PRIVACY NEI CONFRONTI DI FABRIZIO CORONA, IN MERITO ALLA VICENDA DEL TENTATO RICATTO ALL’ATTORE PER LA SUA RELAZIONE CON MARTINA CERETTI. PER LA POSSIBILE ESTORSIONE, È STATO GIÀ DENUNCIATO UN AMICO DELLA GIOVANE, FEDERICO MONZINO - OLTRE UN MILIONE LE VISUALIZZAZIONI REGISTRATE FINORA: L’AUDIO CON IL RIFERIMENTO AGLI “OCCHI SPACCANTI” È ANCORA PRESENTE SUI SOCIAL DI CORONA. “FURBIZIO” HA ADESSO 30 GIORNI PER PRESENTARE RICORSO CONTRO IL PROVVEDIMENTO PRESO DALLA GIUSTIZIA ORDINARIA…

Rinaldo Frignani per corriere.it - Estratti

FABRIZIO CORONA CON LA BENTLEY

Eliminare subito l’audio di Raoul Bova dalla puntata «Falsissimo Episodio 13 - Diavoli e Tentatori Parte 1, a partire dal minuto 38 e 43 secondi nonché del reel pubblicato su Instagram da Fabrizio Corona» e «il divieto di riproduzione e divulgazione, sotto qualsiasi forma, del medesimo audio».

È quanto ha disposto il Garante della privacy nei confronti dell’influencer siciliano nella vicenda del tentato ricatto all’attore romano per la sua relazione con Martina Ceretti per il quale è stato denunciato un amico della giovane, Federico Monzino.

L’Autorità per la protezione dei dati personali ha accolto la richiesta presentata dagli avvocati di Bova, l’ex suocera Annamaria Bernardini de Pace e David Leggi, visto che l’ormai famoso audio dell’attore alla giovane con il riferimento agli «occhi spaccanti» è ancora presente sui social di Corona - su YouTube e su Instagram - che ha rivelato la storia del tentato ricatto sul quale ora indaga la polizia postale.

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Il Garante ha emesso il dispositivo in via d’urgenza con «la limitazione provvisoria del trattamento da ritenersi riferita all’ulteriore diffusione on line del file audio o dei contenuti estratti dalla conversazione privata intercorsa tra l’interessato e un soggetto terzo» e con «effetto immediato a decorrere dalla data di ricezione del presente provvedimento, con riserva di ogni altra determinazione all’esito della definizione dell’istruttoria avviata sul caso». Adesso Corona ha 30 giorni per presentare ricorso contro il provvedimento preso dalla giustizia ordinaria. 

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