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UNA GENERAZIONE DEGENERATA – NEL 2023, IN ITALIA, ALMENO UN RAGAZZO SU 5 È STATO VITTIMA DI BULLISMO – I PIÙ SOGGETTI A COMPORTAMENTI OFFENSIVI, NON RISPETTOSI O VIOLENTI SONO I GIOVANI TRA GLI 11 E I 13 ANNI, MA ANCHE QUELLI STRANIERI – IL FENOMENO È ANCORA PIÙ EVIDENTE ONLINE, DOVE CIRCA UN TERZO DEI PISCHELLI TRA GLI 11 E 19 ANNI È STATO VITTIMA DI CYBERBULLISMO – IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, GIUSEPPE VALDITARA: “IL CELLULARE STIMOLA L'AGGRESSIVITÀ…”

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1 - ISTAT, UN RAGAZZO SU 5 SUBISCE ATTI DI BULLISMO

violenza - bullismo

(ANSA) – Nel 2023 il 68,5% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni dice di essere rimasto vittima di almeno un comportamento offensivo, non rispettoso o violento, online o offline. Il 21% dichiara di essere rimasto vittima di bullismo, ossia di aver vissuto questi comportamenti in maniera continuativa (più volte al mese), mentre l'8% più volte a settimana. È quanto emerge dalla rilevazione sul bullismo e il cyberbullismo tra i giovani dell'Istat relativa all'anno 2023.

 

I giovanissimi, tra gli 11 e i 13 anni, sono inoltre più soggetti ai comportamenti offensivi, non rispettosi e/o violenti subìti con continuità rispetto ai ragazzi ?di 14-19 anni (23,7% contro 19,8%). I maschi hanno subìto bullismo nel 21,5% dei casi, le femmine nel 20,5%. A essere più bullizzati, con cadenza mensile, sono i ragazzi stranieri (26,8%) rispetto a quanto riscontrato tra gli italiani (20,4%).

 

violenza - bullismo

 Fenomeno che è più accentuato tra i ragazzi di nazionalità romena e ucraina che sono vittime di atti di bullismo, rispettivamente, al 29,2% e al 27,8%. Inoltre, il 71% dei ragazzi tra gli 11 e 19 anni del Nord-ovest del Paese dichiara di aver subìto, nello stesso periodo, comportamenti offensivi, non rispettosi e/o violenti contro il 66,5% riscontrabile tra chi risiede nel Mezzogiorno. Nel Nord gli episodi di bullismo subìti con continuità sono più frequenti: 22,1% tra i ragazzi del Nord-est e 21,6% tra quelli del Nord-ovest contro il 20% nel Mezzogiorno.

 

cyber bullismo 5

 Dall'indagine emerge anche che oltre il 14% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni abbia subito offese e insulti più volte al mese e un giovane su 10 è stato vittima di esclusione con frequenza anche maggiore. Per i maschi il bullismo si manifesta soprattutto attraverso offese e insulti (16% rispetto al 12,3% delle femmine), mentre l'impatto dell'esclusione per le ragazze è superiore al 12% (contro l'8,5% riscontrato tra i maschi).

 

Inoltre, per quanto riguarda il cyberbullismo, il 34% dei giovani nella stessa fascia d'età ha subito comportamenti vessatori online almeno una volta nel corso dei 12 mesi precedenti la rilevazione, il 7,8% ne è rimasto vittima più volte al mese. L'8,9% dei maschi dichiara di essere stato bullizzato online più volte al mese contro il 6,6% delle femmine.

 

cyber bullismo 3

Il presidente dell'Istat, Francesco Maria Chelli, a margine della presentazione dei dati a Roma ha spiegato che si tratta di un'indagine fatta già "nel 2021 e nel 2015, quindi possiamo fare un confronto tra quelle precedenti e l'attuale. Questo fenomeno, che colpisce i giovani, è in leggero aumento rispetto al 2021 e colpisce circa un ragazzo su cinque". Ed è "un fenomeno a cui bisogna dare una grande attenzione e che va studiato con continuità".

 

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2 - ROCCELLA, IL BODY SHAMING È FORMA DI BULLISMO MOLTO PESANTE

(ANSA) - Da ieri "c'è una legge parlamentare che stabilisce la giornata contro il body shaming. Anche quella è una forma di bullismo molto pesante per le giovani generazioni e in particolare per le donne, perché i modelli che vengono imposti con cui bisogna confrontarsi sono estremamente ingannevoli e rendono le persone poco fiduciose verso se stesse e incapaci di accettare la propria unicità. Questo è una forma di bullismo e aiuta il bullismo, l'incapacità di accettare la propria fisicità". Così la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, alla presentazione dei dati sul bullismo e il cyberbullismo tra i giovani dell'Istat.

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VALDITARA, 'IL CELLULARE STIMOLA L'AGGRESSIVITÀ'

(ANSA) - "Il cellulare stimola anche l'aggressività e tante ricerche lo stanno dimostrando e quindi una pausa al cellulare, un uso più corretto ed equilibrato dal telefono significa anche affrontare questo problema di aggressività crescente. Inoltre c'è un disegno di legge in Parlamento e che va nella direzione giusta: limitare ai minori di 15 anni l'utilizzo dei social, perché sappiamo quanto i social siano purtroppo una delle cause dell'aumento dei fenomeni di bullismo, non casualmente, per una parte legata ai social definito cyberbullismo". Così il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, alla presentazione dei dati sul bullismo e il cyberbullismo dell'Istat.

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