ginevra cerrina feroni garante privacy

“LE DIMISSIONI NON SONO ALL’ORDINE DEL GIORNO. LA QUERELA A REPORT? CI PENSERÒ” - GINEVRA CERRINA FERRONI, VICEPRESIDENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY, SI DIFENDE DOPO LE INCHIESTE DI “REPORT” SULL’AUTHORITY: “IL RIMBORSO PER IL PARRUCCHIERE? AVEVO SCAMBIATO LA MIA CARTA DI CREDITO PERSONALE CON QUELLA DELL’UFFICIO E SUBITO CHIESI IL RIADDEBITO DI QUEI 15 EURO” – “CI TROVIAMO DI FRONTE A UNA TURBATIVA DEGLI EQUILIBRI ISTITUZIONALI CON UN SOGGETTO SANZIONATO CHE HA SCATENATO LA SUA FORZA MEDIATICA PER COLPIRE IL SOGGETTO SANZIONATORE, REO DI AVER APPLICATO LA LEGGE…”

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ginevra cerrina feroni

Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”

 

Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante per la privacy, professoressa o baronessa?

«Baronessa che c’entra? Sono un professore universitario e il mio titolo è professoressa».

 

Un padre deputato nel Pci e poi lei quasi si candida a sindaco di Firenze per il centrodestra nel 2018. [...] Aveva buoni rapporti anche con Giuseppe Conte, premier quando lei fu scelta dalla Lega per la nomina?

ginevra cerrina feroni luciano bozzo e gennaro sangiuliano

«Certo. Insegnavamo nella stessa Università. Oltre alla colleganza, c’era anche una stima personale, pur nella diversità delle idee».

 

In che rapporti è oggi con i partiti del centrodestra?

«Ho doverosi rapporti con chiunque […] ricopra incarichi pubblici. Questo è nel modo d’essere, anche quotidiano, della democrazia».

 

«Report» le imputa di aver aiutato il ministro Salvini con un parere positivo, nel maggio 2024, sul foglio elettronico degli autisti Ncc, misura annullata dal Tar Lazio.

«Non io, ma il Collegio fu tenuto a rendere quel parere, necessario a tutela della privacy.

inchiesta di report sul garante della privacy 6

Demmo una serie di indicazioni, in massima parte recepite nel testo poi sottoposto al nostro parere che, tuttavia, recava anche altri due rilievi. Il ministero non recepì tutte le nostre indicazioni e l’annullamento del Tar fu determinato anche dalla mancata piena conformazione».

 

Spese di rappresentanza. Si discute del costo della trasferta per il G7 Privacy 2023 a Tokyo. E della sua richiesta di business class nel 2025 per la missione in Georgia.

«Non sono io a stabilire le modalità di viaggio dei membri dell’Autorità. Le missioni sono valutate e autorizzate dagli uffici e proporzionate al percorso e alla sua lunghezza.

 

i componenti del garante della privacy - Agostino Ghiglia - Ginevra Cerrina Feroni - Pasquale Stanzione - Guido Scorza

Per quella in Georgia avevo chiesto informazioni, essendo il viaggio verso una destinazione extra Ue, di circa 10 ore comprensivo di scali. Se vi è stata una errata valutazione interna, saranno prese le misure conseguenti».

 

E la richiesta di rimborsi-spese per il parrucchiere?

«Falso. Enormemente falso. Mi accorsi di avere scambiato la mia carta di credito personale con quella dell’ufficio e subito chiesi il riaddebito di quei 15 euro. Era l’aprile-maggio 2021».

 

Ha avuto una tessera di Ita dopo che il Collegio si è pronunciato nel 2023 su essa?

Ginevra Cerrina Feroni

«Non viaggio in aereo in Italia, se non in casi marginali. L’ho ricevuta per un anno e usata, credo, due volte».

 

È vero che i dubbi espressi nell’aprile 2021 dal Collegio sul green pass per il Covid rientrarono dopo che il governo vi consentì un aumento di stipendio?

«Falso anche qui. Il collegio ha reso il parere prendendo atto di alcune positive modifiche introdotte dal giugno 2021. Quanto alla parificazione di trattamento economico alle altre autorità, è avvenuto cinque mesi dopo, correggendo una precedente stortura».

 

Lei ha presentato il libro di Gennaro Sangiuliano a Firenze, quando gli esposti su Boccia erano dal Garante?

fabio lazzerini - report - inchiesta garante della privacy ita airways

«I provvedimenti sono collegiali non individuali. Il fatto che abbia presentato quel libro intensificava il mio dovere di terzietà e di distacco e non mi ha mai condizionato».

 

È vero che lei paventò un danno erariale in caso di non adesione alla sanzione da 44 milioni disposta dagli uffici del Garante sugli smart glasses di Meta?

«I miei dubbi erano, al contrario, sulla responsabilità che avremmo assunto adottando un provvedimento sanzionatorio di quel tenore, sulla base di un’istruttoria degli uffici che parve fin da subito fragile nella ricostruzione giuridica e anche tecnica della fattispecie».

 

GINEVRA CERRINA FERONI 2

Poi finì in prescrizione?

«No, ci fu revoca in autotutela, adottata anche considerando che quegli occhiali non erano più commercializzati».

 

Ha fatto pressioni sui vertici Rai per bloccare «Report» il 9 novembre scorso?

«Ancora falso. Mi sono solo informata se fosse stata ricevuta la comunicazione del Presidente inoltrata via mail ordinaria e non via Pec».

 

Querelerà «Report»?

«Ci penserò».

 

Come fa la nomina parlamentare dell’Authority a assicurarne l’indipendenza?

«Da costituzionalista, non esiste mandato più imparziale di quello che proviene dal Parlamento. Piuttosto qui ci troviamo di fronte a una turbativa degli equilibri istituzionali con un soggetto sanzionato che ha scatenato la sua forza mediatica per colpire il soggetto sanzionatore, reo di aver applicato la legge. Un’aggressione virulenta, senza contraddittorio, incompatibile con un ordinamento democratico che andrebbe riportata nel giusto ordine. Non spetta a me dire come».

 

Vuole dimettersi?

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«Non è all’ordine del giorno».

agostino ghiglia inchiesta di report sul garante della privacy 1inchiesta di report sul garante della privacy 2Agostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede di Fratelli d ItaliaAgostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede di Fratelli d Italiasigfrido ranucciAgostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede di Fratelli d ItaliaAgostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede del partito di Fratelli d Italia-6inchiesta di report sul garante della privacy 4