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CHE CEFFONI ALLA PROCURA! IL GUP DI MILANO HA CHIESTO AI PM DI RISCRIVERE UNA QUINDICINA DI CAPI D’IMPUTAZIONE NELL’UDIENZA PRELIMINARE “RUBY TER”: NON SI CAPIREBBE DOVE E QUANDO IL REATO DI CORRUZIONE SAREBBE STATO COMMESSO

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(AGI) - Il gup di Milano Anna Laura Marchiondelli ha chiesto ai pm di riscrivere una quindicina di capi d'imputazione relativi ad altrettanti presunti casi di corruzione nell'udienza preliminare 'Ruby ter' che vede imputato anche Silvio Berlusconi. Oggi era attesa la sua decisione sulle istanze di incompetenza territoriale a favore del Tribunale di Roma presentate dalle difese nella scorsa udienza.

 

Ma il giudice, a sorpresa, con un'ordinanza ha detto di non poter sciogliere il nodo della competenza con dei capi d'imputazione cosi' generici e indeterminati. E ha cosi' ordinato al procuratore aggiunto Piero Forno e ai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano di riscrivere i capi d'imputazione sostenendo, tra l'altro, che non e' chiaro se l'accusa si riferisca a un'unica corruzione oppure a piu' corruzioni frazionate in vari episodi.

 

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I rappresentanti dell'accusa avranno tempo fino al primo aprile per depositare in cancelleria i 'nuovi' capi d'imputazione. Secondo le difese, il primo dei pagamenti che secondo la Procura servivano a addomesticare i testimoni del caso Ruby sarebbe avvenuto, secondo la ricostruzione degli stessi pm, nella capitale, dove ebbe per beneficiario il musicista Mariano Apicella, anche lui ospite fisso delle sere di Arcore. La Procura aveva dato parere negativo, asserendo che la competenza dovesse invece radicarsi nel luogo dove e' stato commesso l'ultimo pagamento, ovvero l'ufficio a Segrate del ragionier Giuseppe Spinelli, cassiere personale di Berlusconi.