diane di prima

“MI IMPALAVA SUL SUO CAZZO LUNGO E GROSSO”. “È UNA COSA BELLA PURE SE TI ESCORIA LA FICA” – SONO ALCUNI DEI PASSAGGI DI “MEMORIE DI UNA BEATNIK”, DI DIANE DI PRIMA, POETESSA BEAT – BARBARA COSTA RIVELA: “NEI SUOI RACCONTI SI DEDUCE CHE DIANE DI PRIMA ERA SÌ BISEX, AVRÀ SENZ’ALTRO AMATO UOMINI E DONNE, MA NON CON MAESTRIA DI UNA PORNOSTAR CONSUMATA QUALE ELLA STESSA SI DESCRIVE: ‘IL SUO CLITORIDE INDURIVA E CRESCEVA SOTTO IL MIO TOCCO… LA MIA LINGUA TROVÒ STRADA ATTRAVERSO QUEL LABIRINTO DI PELI, IL MIO DITO NEL SUO CULO… SI AGITAVA SELVAGGIA… ED ESPULSE UN GROSSO FIOTTO UMIDO NELLA MIA BOCCA’. PECCATO CHE QUELLO CHE RIVELA SIA…”

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Barbara Costa per Dagospia

diane di prima

 

“Mi impalava sul suo caz*o lungo e grosso”. “È una cosa bella se te ne capita uno grosso la prima volta”. Pure se “ti escoria la f*ca”. “La punta, premendomi fino in fondo alla gola, mi provocò un lieve conato”. “Quel grosso caz*o pulsante sprofondato nel c*lo”. “Il suo seme caldo mi riempì la f*ca fino a farla traboccare”. “C’era il mio sangue sul suo caz*o, lo leccai via, ingoiando la mia infanzia”.

 

E tutti questi “caz*o” e “f*ca” ripetuti quasi pagina dopo pagina riempiono e han dato gloria all’oggi ripubblicato "Memorie di una Beatnik", di Diane di Prima, poetessa Beat che mi tolgo subito il dovere di segnarne merito artistico e storico, e poetessa che prima di essere acclamata tale ha trovato fama coi suoi libri porno privi di freni.

 

jack kerouac

A partire da queste sue "Memorie" che, in scrittura, sono un antico scrollo di Pornhub. Tale e quale. Non v’è categoria porno o incastro o anale orgasmo gridato che Diane di Prima si scordi di narrarci, c’è tutto e di più, sì, peccato che… sia tutto inventato!!! E già. È ora di fare scendere i miti da piedistalli se non abusivi… mmm, insomma. Ripeto: nessuno sottrae a Diane di Prima le sue qualità letterarie, ma per quanto riguarda questa sua celeberrima autobiografia… è vera un beato caz*o!!! O meglio: non tutti i caz*i da Diane citati sono veri né tutti sono stati nella sua “f*ca e bocca” come lei vorrebbe farci credere.

 

Diane si sbugiarda da sé, in post- fazioni successive al successo editoriale ormai agguantato, dove vi scrive: “Inventavo quelle strane angolazioni di corpi, e ce le ficcavo dentro, e rispedivo tutto”. A chi? A Maurice Girodias, suo editore, colui che gliel’ha fatto capire, che senza “più sesso”, il suo libro… e chi se lo sarebbe filato?!?

 

allen ginsberg jack kerouac 1950

Ne consegue che Diane di Prima era sì bisex, avrà senz’altro amato uomini e donne, ma non con maestria di una pornostar consumata quale ella stessa si descrive in queste sue fittizie "Memorie": “Il suo clitoride induriva e cresceva sotto il mio tocco… la mia lingua trovò strada attraverso quel labirinto di peli, il mio dito nel suo c*lo… si agitava selvaggia… ed espulse un grosso fiotto umido nella mia bocca”.

 

Ma come si può credere a una Diane di Prima 17enne che si sc*pa in 3some le sue coetanee come una Jenna Jameson, mai imbarazzi, o goffaggini, tipici delle prime volte, mai inciampi, tentennamenti, e ci fosse mai un pene dentro di lei che non faccia centro, che non la faccia orgasmare al pari di un’indemoniata, e mai che gliene capitasse uno almeno maldestro! Stiamo sempre parlando di ragazzi alle prime esperienze! Macché, i peni che “impalano” Diane son peni che farebbero vergognare un Siffredi.

 

diane di prima 3

E sono ogni volta peni “enormi”, e “lerci”, scrive lei, e con orgoglio, perché un/a beatnik che si rispetti è senza soldi, mangia “alghe, miso, e riso integrale”, e vive di espedienti, in topaie dove non paga affitto, senza acqua né luce. Dove “tutti fanno sesso con tutti, come fanno i cani”, senza lavarsi, né cambiarsi. Mai. In tal tanfo e in tal lordura Diane fa pure rimming “leccando tutt’intorno l’apertura, in quel buco nero, ora scivoloso per la mia saliva”.

 

Ma ciò che mi fa più specie di questa donna straonorata son le sue lezioni di vita. Lezioni del caz*o. Diane di Prima si incensa gran femminista, ma cosa c’è da osannare a descriversi donna che non usa contraccettivi, è “contro il diaframma, contro la pillola, contro i condom”, lo scrive lei, glorificandosene, lei che, non lo scrive, ma è un ricettacolo di malattie veneree lo sa dio se curate o meno, e si premura pure di darci consigli su come abortire spontaneamente “camminate ore sotto il sole rovente” (!!!!!).

beat generation ph getty images

 

Ma poi perché si deve abortire, “fateli i figli, ma non lavorate, mai, chiedete i sussidi al governo, e campate di quelli” (!!!). Che è poi quello che un po’ tutti i Beat, celebri e no, hanno fatto, a partire da Allen Ginsberg: se al modo di Jack Kerouac non avevi mamma che ti manteneva, era al governo che tanto aborrivi a cui ricorrevi, per campare!!! Verità e realtà Beat che pure santa Nanda Pivano non ha potuto esimersi di spiegarci.

 

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E a proposito di Ginsberg e Kerouac: Diane di Prima scrive di aver partecipato a un’orgia, con loro, e Orlowsky, o più di preciso mentre i gay sc*pano tra loro, lei lo fa con Jack Kerouac. Il solo etero della comitiva. Ora. Come si può credere che Kerouac fosse un amante “del sangue mestruale, non lo infastidiva affatto”, col mestruo “me la lecca”, e “io su e giù sul suo caz*o”!? Ma Diane, ma fammi il favore!!! Facile pubblicare le tue sc*pate con Kerouac con lui morto e che non può smentirti! Facile far credere che lui ti vede e non sa resisterti…! Che poi è risaputo che Kerouac era un erotomane mezzo impotente, con tutto l’alcool che si scolava!

 

Io capisco che per vendere si può esser disposti a tutto, ma scrivere di incesti anali tra fratelli 15enni… ma davvero i lettori al tempo di Diane di Prima erano così bambacioni? Si bevevano ogni sua riga, senza ridere? Meno male che insieme alle sue "Memorie" si è affacciato in libreria anche un certo "Lamento" di Philip Roth: lui sì, un Uomo.

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Di tutt’altra pasta. E di ben altro caz*o. Soprattutto coeso tra ciò che si scrive e si vive. Mica come Diane di Prima. A parte che è comodo fare la Beat da borghesuccia, tuttavia, Diane, scusa: scrivere che “la vita a 2 è claustrofobica, un orrore”, ok, fare peana dei rapporti polisex in cui ti vanti di essere stata, ok, ma… fuori da queste tue caz*are "Memorie", nella tua vita vera, Diane, tu, che hai scelto di fare? Ti sei come ogni altra donna sposata, e con un uomo, e poi con un altro, e ci hai fatto figli. Quindi di quali femministe emancipazioni e liberazioni scrivi, Diane? Quelle rese possibili e agevoli coi dollari del governo USA?

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