DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Federica Angeli e Emilio Orlando per “la Repubblica”
INCIDENTE A BOCCEA - ROM INVESTE UNA FILIPPINA
E' finita la fuga dei due ragazzi di 17 e 19 anni che si trovavano a bordo dell'auto che mercoledì scorso ha travolto nove persone, uccidendo una donna filippina di 44 anni e ferendo otto pedoni alla fermata dell'autobus mentre era inseguita dalla polizia. I due sono stati rintracciati e catturati questa mattina dalla Squadra Mobile in un campo agricolo a Roma.
Portati negli uffici della Questura, ora rischiano l'accusa di omicidio volontario. Per l'incidente, costato la vita a Corazon Abordo Perez, è già in carcere una 17enne che deve rispondere di concorso in omicidio volontario. Uno dei due fermati, che sarebbero fratelli, è il marito della ragazzina. La coppia ha un figlio di 10 mesi.
La notizia, arrivata dalla Questura di Roma, è stata poi confermata dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, che ha sottolineato: "Sono stati individuati dalla polizia i due rom che sarebbero stati a bordo dell'auto pirata, causa dell'investimento mortale nei giorni scorsi. Si tratta di due ragazzi di 17 e 19 anni, E.H. ed S.H., il primo sembra fosse alla guida. Ringrazio la polizia per le indagini scrupolose e per l'impegno messo, che hanno consentito di arrivare all'obiettivo".
Entrambi saranno sentiti oggi dagli inquirenti e dovranno rispondere alle domande dei pm coordinati dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani.
Da quando i due avevano abbandonato l'auto, poco dopo le venti di mercoledì, per fuggire a piedi, gli investigatori avevano continuato a cercarli perquisendo tutti i campi rom della zona e ascoltando decine di persone, tra testimoni e nomadi. Fondamentale, secondo fonti investigative, sarebbe stata anche la collaborazione della madre che aveva lanciato un appello affinché si costituissero.
Da giorni gli inquirenti avevano le loro foto segnaletiche, sapevano chi erano e dove abitavano. Dal giorno dell'incidente mortale non si erano mai mossi da Roma. L'unico cellulare che avevano con loro - l'altro è stato trovato all'interno nella Lancia Lybra che come un bolide per sfuggire alla cattura ha investito nove persone - fino a poche ore fa si era mosso per diversi quartieri della città. E, cella dopo cella, gli inquirenti hanno tracciato tutto il perimetro dei loro spostamenti. Prima nella zona dell'incidente, poi alla periferia est. Qui li avrebbero alla fine catturati questa mattina.
Il sindaco di Roma Ignazio Marino si è congratulato con "le forze dell'ordine, il Prefetto e il Questore che, lavorando giorno e notte, hanno assicurato alla giustizia i responsabili di tanto dolore, coloro che hanno strappato Corazon Abordo al marito, alle figlie e a tutta la sua famiglia, devastando le loro vite.
Rinnovo il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari e a tutti gli altri feriti: persone comuni che rientravano da una giornata di lavoro in un quartiere della nostra città, dove italiani e stranieri vivono fianco a fianco in pace. Chi vive al di fuori della legge non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese e il Campidoglio si costituirà parte civile nel processo contro queste persone".
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