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Da www.tag43.it
Un plotone di maiali per combattere le oche che da anni creano problemi agli aerei. L’aeroporto Schiphol di Amsterdam, hub olandese fra i più frequentati d’Europa, ha ingaggiato 19 suini per ridurre il fenomeno di bird strike, ossia l’impatto degli uccelli con i velivoli. Un progetto pilota di sei settimane e limitato a soli 2 ettari sui 2000 della struttura che ha dato subito i suoi frutti, migliorando il traffico aereo.
I maiali mangiano le barbabietole di cui sono ghiotte anche le oche
Fra il 2018 e il 2019, in aeroporto si sono verificati 565 incidenti, con un picco maggiore nella stagione estiva. Una tendenza diminuita, ma non estinta, durante la pandemia, quando se ne sono verificati 259.
«Ogni impatto con i volatili rappresenta un rischio potenziale per gli aerei», ha detto al Guardian Ernst Koelman dell’Ispettorato per l’ambiente umano e dei trasporti dei Paesi Bassi. Dato che dispositivi hi-tech e laser non hanno risolto il problema, i vertici della struttura hanno escogitato un piano più naturale.
Hanno per questo contattato Stan Gloudemans, comproprietario di Buitengewone Varkens, allevamento di maiali di Haaften, a sud di Amsterdam, chiedendo alcuni maiali.
«Alle oche piacciono le barbabietole nei campi adiacenti alla struttura e si accalcano per mangiarle», ha detto Gloudemans al Guardian. «Ce ne sono circa 30 e rappresentano un pericolo per gli aerei. I maiali hanno mangiato la barbabietola e ora se ne stanno alla larga. Sebbene si tratti di un’area limitata, è un grande successo tanto che l’anno prossimo estenderemo il raggio d’azione».
Dello stesso avviso anche il Royal Schiphol Group che gestisce l’aeroporto. La soddisfazione per i risultati ottenuti ha avviato una valutazione per estendere il progetto all’intera area.
Le capacità di adattamento a rumori dell’aeroporto
La decisione dell’aeroporto di Schiphol è caduta su Buitengewone Varkens poiché unico allevamento di maiali all’aperto, con esemplari abituati a mangiare di tutto, persino le ortiche.
«L’apporto dei suini è doppio: provano a catturare le oche e ne mangiano il cibo». Eccezionale anche la loro capacità di adattamento ai rumori dei rotori aerei durante le fasi di decollo e atterraggio. Non è ancora certo, ma nuovi studi potrebbero confermare che i maiali sono in grado di sopportare suoni molto forti una volta entrati in confidenza.
Ne è convinto Herman Vermeer, ricercatore sul benessere dei suini presso la Wageningen University & Research. «I suini sono opportunisti e flessibili», ha detto lo studioso al Guardian. «Mi aspetto che, una volta conosciuti i rumori, vi si adattino con naturalezza proprio come gli umani».
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