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“GRETA E GLI ORGANIZZATORI DELLA FLOTTIGLIA SONO ANARCHICI ODIATORI DI ISRAELE” - L’EX AGENTE DELLO SHIN-BET MOSAB HASSAN YOUSEF LANCIA LA CONTRO “FLOTILLA” ISRAELIANA PER CHIEDERE “LA LIBERAZIONE DEGLI OSTAGGI TENUTI NEI TUNNEL DI GAZA PER DUE ANNI” - BARCHE DI VARIE DIMENSIONI, ADDIRITTURA GONFIABILI VENGONO CHIAMATI A RACCOLTA PER UN CORTEO GALLEGGIANTE AL LARGO DI TEL AVIV IL 3 OTTOBRE - NONOSTANTE ABBIA DEFINITO LA GLOBAL SUMUD FLOTILLA UN GRUPPO DI BARCHE “RIEMPITE DI SIMPATIZZANTI TERRORISTI”, YOUSEF SPECIFICA CHE LA MANIFESTAZIONE NON ENTRERÀ IN COLLISIONE CON GLI ATTIVISTI CHE SI STANNO AVVICINANDO A GAZA: “QUELLO È COMPITO DELLA MARINA…”

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Estratti da open.online

 

contro flotilla di israele

«Per troppo tempo hanno cercato di strangolarci: prima con i razzi, poi con le bugie, e ora con le barche a vela. Greta e gli organizzatori della flottiglia sono anarchici odiatori di Israele». Inizia così l’appello dell’ex agente dello Shin-bet Mosab Hassan Yousef, che vuole radunare «una flottiglia tutta blu e bianca» per chiedere «la liberazione degli ostaggi tenuti nei tunnel di Gaza per due anni».

 

Nonostante l’annuncio, è probabile che si tratterà di un raduno in acqua davanti alle spiagge di Tel Aviv. Surfisti, SUP, barche a vela e a motore chiamati a raccolta per una protesta di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti, affacciata sulla spiaggia.

 

 

L’appuntamento è a venerdì prossimo, 3 ottobre, nel porto turistico di Tel Aviv. Da lì i partecipanti navigheranno fino alle acque antistanti l’ambasciata americana. La «flotilla» partirà alle 11.30 con una nave ammiraglia che guiderà il corteo galleggiante. Una volta arrivati i manifestanti inizieranno a girare in cerchio sventolando bandiere israeliane, cartelli e striscioni.

 

global sumud flotilla

«Nulla porrà fine a questo incubo se non la liberazione degli ostaggi: né assedi, né flottiglie, né propaganda, solo la libertà», ha commentato Yousef su X. Nonostante abbia definito la Global sumud flotilla un gruppo di barche «riempite di simpatizzanti terroristi», nel post Yousef specifica che la manifestazione non entrerà in collisione con gli attivisti che si stanno avvicinando a Gaza: «Quello è compito della Marina».

 

 

 

Yousef è conosciuto come «Principe verde» ed è figlio dello sceicco Yousef, tra i fondatori di Hamas. Prima di convertirsi e passare al servizio di Israele è stato arrestato e imprigionato varie volte. Catturato durante la prima intifada, è uscito e rientrato nelle carceri israeliane varie volte. Quando ha accettato di collaborare con lo Shin-bet, i servizi segreti interni dello stato ebraico, è stato inscenato un finto arresto per creargli una copertura e lavorare da infiltrato. A causa della sua conversione la famiglia lo ha ripudiato, costringendolo a emigrare negli Stati Uniti. Dopo il 7 ottobre ha fatto un appello a Israele, chiedendo che suo padre venisse ucciso se non fossero stati liberati gli ostaggi. Da anni è portavoce delle istanze israeliane all’estero.

 

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