'BORN THIS WAY'? MANCO PER NIENTE - LA SESSUALITA' PUO' ESSERE UNA SCELTA (DI LIBERTA'): L’ATTRICE KRISTEN STEWART SI OPPONE ALLE ETICHETTE. “NON BISOGNA PER FORZA SAPERSI DEFINIRE. HO SCELTO DI APPARIRE DAVANTI AI PAPARAZZI CON LE MIE PARTNER PERCHÉ NON DEVO NASCONDERMI”

Marcie Bianco per “Salon”

la stewart maschiaccio al party chanel

kristen stewart su variety

Oggi sempre più celebrità rifiutano le categorie sessuali, da Kristen Stewart a Miley Cyrus, da St.Vincent a Amandla Stenberg. In particolare la Stewart, su “Variety”, rifiuta la narrativa del “born this way”, cioè dell’esser nati così: «Non bisogna per forza sapersi definire. Dovevo sempre avere una risposta giusta da dare, ed era una strana responsabilità perché ogni definizione mi risultava inadatta. Quindi ho deciso di non darne più. Ho scelto di apparire davanti ai paparazzi con le mie partner perché, per proteggermi davvero, non devo nascondermi né isolarmi». A Cannes la Stewart ha incontrato la sua ex Soko, attrice e cantante francese dallo stile gotico, lì per un film con la bisessuale Lily-Rose Depp. Jodie Foster e sua moglie hanno posato felicemente per le foto al “Vanity Fair party”.

la stewart si fa paparazzare con le sue partner

Gli adulti scelgono con chi fare sesso, come e dove. La libidine esiste ma noi controlliamo quasi tutti i nostri desideri, nel mondo esterno. Questa posizione non si allinea alla “born this way” accettata dai circoli gay, che secondo me è una giustificazione morale. Per chi è ateo non esiste il peccato né il senso di colpa, quindi è libero di essere chi vuole, senza basarsi su certezze biologiche o altro. Siamo liberi, responsabili di noi e delle nostre scelte, diceva Sartre. La femminista Adrienne Rich vedeva l’eterosessualità come una istituzione patriarcale, come una costruzione sociale usata dagli uomini per controllare lla sessualità femminile.

kristen stewart posa per variety

La femminista Monique Wittig e l’antropologa Gayle Rubin sostenevano che l’eterosessualità non sia naturale o normale, ma il prodotto della società. E’ la società ad aver definito “deviati” gli omosessuali, anzi ad averli “inventati”. E quale modo migliore per giustificare la loro presenza, se non dire che li ha creati Dio o la natura? Io non la penso così. Io penso che la mia sessualità sia una mia scelta, non giudicabile. Sono io che possiedo la mia identità e decido delle mie azioni. E’ questa la libertà.

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