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C'E' L'INGLESE SENZA UN SOLDO, IL CHIRURGO "PIUMA D'UCCELLO", AYATOLLAH DELLA "BOTTA E VIA", E DIVERSI GIGOLO' CHE SI PRESENTANO COME "IMPRENDITORI": IL VIAGGIO DESOLANTE TRA I TIPI DI MEZZA ETA' CHE UNA DONNA PUO' INCONTRARE SU TINDER - IL RACCONTO DI CLAUDIA VALERIANI, AUTRICE DI "NIENTE DI SERIO, MA VEDIAMO", IN CUI LA PROTAGONISTA, DOPO UN MATRIMONIO NAUFRAGATO, CERCA L'AMORE SULL'APP DI INCONTRI: C'E' GIOVANNI CON "LA PANZA ALLA DEPARDIEU", E POI FRANCO "IL POMPIERE", ALDO MALATO DI PARKINSON, LORENZO IL TASSISTA DAL CUORE SPEZZATO E IL GIORNALISTA FREELANCE UN TANTINO BRUTALE...
Estratto dell'articolo di Roselina Salemi per "Specchio - La Stampa"
CLAUDIA VALERIANI - NIENTE DI SERIO MA VEDIAMO
"Cosa cerchi su Tinder?": «relazione monogama», direi di no, «poliamorosa», non esageriamo. Ho scelto la mia categoria: «Niente di serio, ma vediamo». Comincia così l'avventura di Sara, cinquant'anni, due figli, tardo-adolescenti, un ex marito, sulla più famosa app di incontri.
La sua vita di recupero (del tempo perduto, del desiderio, degli anni che non ha più) scorre da un uomo all'altro, in un curioso catalogo che, confessa Claudia Valeriani, autrice del romanzo Niente di serio, ma vediamo (Einaudi) è un insieme di memorie collettive, storie di amiche, ossessioni femminili condite con abbondante ironia, un pizzico di sarcasmo, filosofia qb.
C'è Jacopo, laurea in architettura, passione per il ballo e le balere, patrimonio di famiglia per fortuna ancora sostanzioso, grande interesse per gli sciamani, i totem, gli oli essenziali, il feng shui, i massaggi, l'India, i menu vegetariani e il lavaggio del colon. È l'unico che torna sempre, l'unico per cui Sara pronuncia la parola "amore". C'è Rino, di Torino, bassetto, un po' calvo «con dei tatuaggi che gli si arrampicano su per il collo, pantere nere e i leoni a fauci spalancate tatuati sul petto»: un'esperienza di realtà aumentata.
C'è "Vincenzo piume di uccello" «fidanzato da sempre, con l'una o con l'altra, mai con me». Fa il chirurgo, felicissimo della botta e via perché ha una compagna a cui tiene moltissimo, patti chiari, amicizia lunga. C'è Ricky, imprenditore milanese che manda messaggi ma poi parte con gli amici per un blitz in montagna.
C'è Federico da Como, il lato B del destino, perfetto, e già lei si immagina fidanzata, sposata, addirittura vedova. Ma c'è solo un breve incontro. C'è David l'inglese («già mi vedo nel Sussex tra bianche scogliere e plaid scozzesi a mangiare pudding»): vive in centro a Milano, ha una bimba da madre cinese, si addormenta sul divano, le dà un altro appuntamento per dirle che è rovinato, in bancarotta, e sta per chiederle un prestito.
C'è Franco, il pompiere («metti che mi scappa il gatto sul tetto») e c'è Renato il manager che però non è un manager, ma un escort. Aldo le dice: «somigli a Charlotte Gainsbourg», ma ha il Parkinson, Germano da Verona si perde per strada, Lorenzo il tassista ha il cuore spezzato, Giovanni il giornalista freelance è un tantino brutale, Gianluca ha qualcosa di Depardieu (la pancia).
A dispetto del puzzle di maschi e dell'abbondanza di incontri, sempre con il sottile timore di trovare un serial killer, al centro di questa storia non c'è il sesso, perciò non troverete pratiche insolite e varianti sul tema accoppiamento. Al contrario, c'è, sotto traccia, una riflessione sulla solitudine (i figli attaccati al telefono, persi nei loro mondi, l'ex marito che veleggia verso la terza moglie) e sui modi per esorcizzarla: la seduta settimanale con la psicologa, il corso di sensual dance, le amiche, Tinder vissuto come un gioco.
L'altra faccia è la desertificazione dei sentimenti e l'ombra del giudizio che aleggia: non sarà questa Sara, un po' troia? «E pensare, rimugina lei, come sarebbe tutto diverso se fossi un uomo. Così, uguale a come sono, però maschio. Ma quanto sarei intrigante? Tombeur de femmes invece che cercamarito, seduttivo e sfuggente, imprendibile, misterioso invece che confusa».
In mezzo agli appuntamenti ci sono ricordi d'infanzia, vent'anni di matrimonio mandati all'aria, malinconie esistenziali blandite con la Fluoxetina ("inibitore selettivo della ricaptazione di serotonina") e la ricerca del badge per entrare nella vita di un altro. Con una giostra di uomini così irrisolti, egoisti senza volerlo, patetici senza saperlo, abbiamo tutti gli ingredienti della commedia (potrebbe piacere a Paolo Genovese) e un accenno di tragedia, un interrogarsi sulla femminilità e sul desiderio, sul fare match per non fare bilanci, su Tinder come calmante. [...]
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