"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON……
Dal Corriere.it
Venti che soffiano a 240 chilometri orari e trenta centimetri di pioggia in poche ore. L’uragano Ida è «atterrato» in Louisiana attorno all’ora di pranzo locale come tempesta categoria 4, nel giorno del sedicesimo anniversario dell’uragano Katrina.
La coincidenza con la tragedia che spazzò via New Orleans, uccidendo oltre 1.800 persone e causando cento miliardi di dollari di danni, ha contribuito ad aumentare l’emozione e l’allarme, ma la speranza ieri era che l’intera regione si dimostri meglio preparata rispetto al 2005.
«So che è doloroso pensare che una nuova tempesta di tale potenza possa colpirci proprio in questo anniversario, ma non siamo lo stesso Stato di sedici anni fa», ha detto il governatore John Bel Edwards.
I danni di un uragano che il National Hurricane Center definisce «potenzialmente catastrofico» si capiranno solo nelle prossime ore e giorni.
La città oggi ha un sistema di argini potenziato e si prevede che l’innalzamento del livello delle acque causato dall’uragano non sia devastante quanto quello che portò Katrina. I venti però da soli possono fare enormi danni, come ha dimostrato l’anno scorso l’uragano Laura, che colpì la parte sudoccidentale dello Stato causando 42 morti e danni per 19 miliardi.
Dopo Katrina, la rabbia e lo sconcerto per l’impreparazione del governo — a tutti i livelli, fino a Washington — segnò l’eredità di George W. Bush agli occhi degli americani, forse persino più delle guerre in Iraq e Afghanistan.
Il presidente Joe Biden lo sa e segue questa crisi da vicino. Ieri ha parlato al Paese assicurando che appena la tempesta sarà passata «tutta la potenza dello Stato sarà impiegata nelle operazioni di salvataggio». La Croce Rossa si prepara ad aprire strutture per dare rifugio a 16 mila persone.
«Individuate la parte più sicura delle vostre case e restate lì finché la tempesta non sarà passata», ha twittato Bel Edwards, che sabato aveva definito l’uragano «uno dei più potenti a colpire la Louisiana dal 1850».
Nel pomeriggio 400 mila case erano senza elettricità. Negozi e locali di New Orleans erano sbarrati e protetti da sacchi di sabbia. I sindaci di moltissime città, compresa la capitale dello Stato Baton Rouge, hanno ordinato il coprifuoco già dalle prime ore della sera.
A complicare lo scenario c’è anche l’emergenza Covid. La Louisiana è tra gli Stati con la più bassa percentuale di vaccinati — appena il 41 per cento — e gli ospedali sono pieni dei pazienti più gravi, circa 2.700.
Sullo sfondo, le polemiche sul cambiamento climatico. «Non ricominciate con “la devastazione di un uragano categoria 4/5 non è il momento di parlare del climate change”», ha twittato Alexandria Villaseñor, la «Greta americana»: «È esattamente questo il momento di parlarne».
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