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“LA FACCIO FINITA” – A BOLOGNA, UNA RAGAZZA DI 15 ANNI SI BUTTA DA UN PONTE MA VIENE SALVATA DOPO CHE IL PADRE HA GEOLOCALIZZATO IL SUO CELLULARE – LA 15ENNE ERA STATA APPENA ACCOMPAGNATA A SCUOLA DAL PAPA’, QUANDO HA CAMBIATO DIREZIONE E SI È DIRETTA VERSO UN TORRENTE – PRIMA DI TENTARE DI TOGLIERSI LA VITA, LA RAGAZZA HA INVIATO UN SMS A UNA COMPAGNA DI SCUOLA, CHE HA LANCIATO L’ALLARME – A QUEL PUNTO IL PADRE HA RINTRACCIATO IL TELEFONINO E...

Estratto dell’articolo di Luca Muleo per www.corriere.it

 

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bologna - ragazza tenta il suicidio buttandosi da un ponte

Al confine tra Bologna e San Lazzaro è andata in scena una tragedia che per fortuna non ha scritto il suo capitolo più terribile. Una ragazzina di 15 anni, italiana, sulla strada verso scuola. In realtà pochi passi da fare, dopo che il padre l’ha accompagnata in macchina e lasciata davanti all’ingresso. [...] Cambia direzione e si dirige verso il ponte di via Giuseppe Dozza. Intanto manda un messaggio raggelante a una compagna di scuola e amica del cuore. «La faccio finita» [...] l’amica [...] si preoccupa e avverte il padre della ragazza.

 

La corsa disperata del padre che ha geolocalizzato la figlia

L’uomo, sconvolto, si precipita a ritroso sulla strada appena percorsa dopo aver geolocalizzato la posizione della figlia grazie al telefonino. È su quel ponte che il segnale la colloca. Papà corre veloce, vede lo zaino abbandonato sul parapetto, la figlia non c’è. Si sporge, nell’acqua non la vede. È già disperato quando chiama i carabinieri. [...]

 

bologna - ragazza tenta il suicidio buttandosi da un ponte

I carabinieri del nucleo radiomobile arrivano in pochi istanti. Scendono giù a riva e notano la testa della ragazza,[...] La profondità del torrente è ridotta e nella caduta, si capirà poi, ha sbattuto sul fondo, con conseguenze fisiche importanti. I militari la raggiungono a nuoto, trenta metri infiniti.

 

È viva, cosciente, ma non sta bene. La corrente è forte, [...] La trascinano fuori dal vortice, ma non riescono a portarla fuori dall’acqua completamente. Ha una ferita profonda alla gamba e diversi traumi, non è in condizione di essere trasportata a braccio. I militari decidono di proteggerla, cercando di scaldarla dal freddo dell’acqua, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco.

 

 I caschi rossi, intervenuti con tre squadre, il nucleo sommozzatori regionale e il Saf, hanno messo la giovane sulla barella ancora in acqua e l’hanno portata definitivamente in salvo. Prima nelle mani del 118 e poi di corsa all’ospedale Maggiore in codice 3. Se l’è cavata con un femore rotto, varie contusioni e il comprensibile choc per quanto accaduto.

I problemi di natura personale della quindicenne

ragazzina suicida

 

Del fatto è stata informata la Procura per i minorenni, dai primi accertamenti non emergerebbero altre responsabilità. Si sarebbe trattato del tentativo, per fortuna senza conseguenze estreme, di un gesto definitivo e disperato. Che da una prima ipotesi sembrerebbe legato a problematiche di natura personale, sintomo di un disagio che l’avrebbe portata a decidere di dire basta. Pare non ci fossero stati precedenti o segnali tali da far pensare a un rischio del genere, né problemi nel contesto famigliare. Ma questa è materia che andrà elaborata nei prossimi giorni, passato lo choc e lo spavento