peppe vessicchio

“LA MUSICA ITALIANA? È TUTTO UN MORDI E FUGGI, SI VIVE DI TORMENTONI” – BEPPE VESSICCHIO BACCHETTA I CANTANTI CHE NON CAPISCONO UNA MAZZA DI MUSICA: “SE SI CHIEDE A UN ARTISTA SU CHE NOTA SI STA ESIBENDO, SPESSO NON LO SA DIRE. E VALE ANCHE PER I NOMI AFFERMATI. L'AUTO-TUNE? LE VOCI SONO TUTTE UGUALI. IO BANDITO DALLA RAI? IL REGOLAMENTO DI VIALE MAZZINI VIETA DI SCRITTURARE PERSONE CHE HANNO UN CONTENZIOSO E…”

Estratto dell’articolo di Francesca D'angelo per “La Stampa”

 

beppe vessicchio foto di bacco

Beppe Vessicchio non stecca mai. Persino quando parla della Rai, che lo ha bandito dai propri show, mantiene il suo simpatico aplomb: sorride, spiega a che punto sta il contenzioso per i mancati diritti connessi delle musiche utilizzate a La prova del cuoco, e poi candidamente volta pagina.

 

Il rancore, se c'è, lo lascia confinato alle aule di tribunale anche perché, a quasi 70 anni, lui ha parecchio da fare. Il direttore d'orchestra ha accettato di entrare come insegnante nella Peparini Academy: la neonata scuola di musica e ballo fondata a Roma da Giuliano Peparini, ex coreografo di Amici. Qui Vessicchio terrà le vocal class: «impegnative», assicura, «ma fondamentali perché quello che manca oggi agli artisti è la consapevolezza di quello che stanno facendo».

BEPPE VESSICCHIO - BARBE - MEME

 

Il talento non basta senza la tecnica?

«La musica è una lingua vera e propria, che andrebbe padroneggiata e conosciuta, altrimenti c'è il rischio di bruciarsi: basta cambiare brano, team lavorativo o palco, e si può entrare in crisi. Eppure molti insegnano canto senza partire dalla musica».

 

Cosa intende?

«Se chiede a un artista su che nota si sta esibendo, spesso non te lo sa dire. E vale anche per i nomi affermati. Il talento viene lasciato allo stato brado invece è fondamentale insegnare i codici tecnici. La musica non inizia e finisce con l'esibizione sul palco: quello è un momento che affascina, perché vedi i risultati del tuo lavoro. Ma la musica è tanto altro: non altro, ma tanto altro».

intanto vessicchio

 

[…] Immagino che l'Auto-Tune sia bandito nella sua classe...

«Solo se è una protesi. Come effetto potrei contemplarlo. Comunque sempre più artisti lo stanno abbandonando perché è omologante: usandolo, le voci diventano tutte uguali».

 

Lei potrebbe lavorare solo con i big, invece investe sui giovani talenti. Perché?

PEPPE VESSICCHIO

«Vorrei dare loro quello che non ho avuto io. Sono nato in periferia e da ragazzo ho dovuto fare i salti mortali per studiare quello che desideravo. A 15 anni provai a iscrivermi in conservatorio ma non mi presero: l'ingresso era a numero ridotto e aveva la precedenza chi già studiava lì alle medie. Così mi sono dovuto iscrivere al liceo scientifico e, a latere, studiare musica. Fu davvero dura».

 

Ma in Rai prima o poi la rivedremo?

amadeus

«Il regolamento di Viale Mazzini vieta di scritturare persone che hanno un contenzioso in essere. Avevo vinto la causa, ma la Rai ha deciso di appellarsi e temo che vogliano arrivare fino alla Cassazione».

[…]

 

E se il segreto fosse il binomio Sanremo-Amadeus, più che la Rai?

«Amadeus ha fatto oggettivamente tanto. Io gli mossi qualche critica e ancora adesso penso che lo sbilanciamento verso l'attualità faccia bene più allo spettacolo che non alla comunità della musica. Amadeus poteva osare nell'inserire più classici. Tuttavia i dati sono incontrovertibili: dall'Auditel allo streaming, tutto dà ragione a lui».

VESSICCHIO

 

Qual è lo stato di salute della scena musicale italiana?

«È tutto un mordi e fuggi, si vive di tormentoni. Io invece tendo a vedere la musica come un atto molto più profondo […] ».

beppe vessicchio carlo conti e maria de filippiil papillon arcobaleno di beppe vessicchioVESSICCHIObeppe vessicchiopeppe vessicchiococonuda peppe vessicchiobeppe vessicchio beppe vessicchio 1 foto di bacco